Un’interrogazione alla Camera per tutelare le professionalità di cui si è servita Poste Italiane, affinché non vengano disperse “esperienza e competenza”. Così Vincenzo Garofalo ha annunciato la propria iniziativa in merito alla decisione dell’azienda di internalizzare il servizio di recapito. Un’opzione che, secondo l’esponente Ncd, constringerebbe alla chiusura le agenzie ex concessionarie, danneggiando sin da subito l’utenza. “Le agenzie non hanno una quota propria di mercato alternativa per cui, nel caso in cui venisse confermata l’intenzione di Poste di non rinnovare i contratti, sarebbero costrette a chiudere e a mettere in cassa integrazione i 600 addetti che grazie ad una profonda conoscenza delle criticità toponomastiche dei territori hanno garantito l’efficienza del servizio” ha affermato Garofalo, auspicando una soluzione che salvaguardi i posti a rischio.