Messina, il Teatro della discordia: vana la mediazione di Accorinti. Maestranze e orchestrali sul piede di guerra

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teatro vittorio emanueleAlla vigilia della nuova stagione, il Teatro Vittorio Emanuele continua ad essere oggetto della polemica politica. Sullo sfondo, in particolare, lo scontro fra le maestranze e gli orchestrali da un lato ed il Consiglio d’Amministrazione dall’altro.

La decisione di tale organo di redigere un nuovo regolamento sospendendo le collaborazioni professionali coi lavoratori che hanno un contenzioso con l’Ente aveva infuocato gli animi; se a ciò aggiungiamo la maggiore discrezionalità concessa al soprintendente Antonio Saija per riorganizzare la gestione dell’affidamento degli incarichi esterni, abbiamo la cifra esatta dell’autentica lotta che si sta consumando in queste ore.

Accorinti, intervenuto per scongiurare l’adozione dell’atto a dispetto del confronto coi lavoratori, non è riuscito a persuadere il presidente dell’Ente Puglisi, di là da uno scambio di battute telefoniche. Con buona pace delle rimostranze espresse da D’Urso e Pulejo all’interno del Consiglio d’Amministrazione, rimostranze conclusesi con l’autosospensione degli stessi sino a quando non vi sarà un confronto diretto fra Ente Teatro e Palazzo Zanca, la maggioranza in seno al Cda è determinata a non fare passi indietro.

A sposare la causa dei lavoratori sono stati, poi, i consiglieri comunali Nina Lo Presti, Luigi Sturniolo e Daniele Zuccarello. I tre hanno chiesto al Sindaco d’intervenire e di offrire gli opportuni chiarimenti in sede di consesso civico.

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