“Nel 1893 il primo delitto di mafia ebbe come vittima Emanuele Notarbartolo, dirigente del Banco di Sicilia, colpevole di avere compreso l’intreccio mafia-affari – ricorda il presidente Crocetta –Nel Dopoguerra l’unico teste dell’omicidio di Placido Rizzotto era un bambino di 12 anni che ricoverato in ospedale venne ucciso dal capomafia di Corleone, Navarra“.
Per Rosario Crocetta “il collegamento mafia-affari è strutturale e l’assenza di valori altrettanto chiara”. “Grillo strizza l’occhio ai poteri forti e si allea con i nemici della Sicilia per logiche di potere – conclude il Governatore – È un Grillo diverso da quello che a Palermo e a Gela dichiarava piena solidarietà nei miei confronti e considerava assurdo che fossi scortato per la mia lotta alla mafia“.