L’attività di spoliazione ha interessato numerosi beni ed in particolare:
1) Un appezzamento di terreno, riconducibile a BURZI’ Clementina, cl’51;
2) Azienda agricola PERRI Domenico, cl’47
3) Titoli A.G.E.A. di imminente riscossione emessi a favore di:
- CREA Marinella, cl’76, per l’importo di € 7.385,42,
- BURZI’ Clementina, cl’51, per l’importo di € 46.823,48
- CREA Giuseppe, cl’78 per l’importo di € 19.790,73;
4) Titoli A.G.E.A. di imminente riscossione richiesti da TORNESE Vincenzo, cl’62, importo € 38.432,18;
5) Titoli A.G.E.A. di imminente riscossione richiesti da PERRI Domenico, cl’47, importo € 7.301,02;
6) Quattro (4) terreni nella disponibilità di TORNESE Vincenzo, cl’62, siti in Rizziconi inserito nel fascicolo aziendale anno 2014 di TORNESE Vincenzo per l’erogazione dei contributi da parte dell’A.G.E.A.
Il valore del patrimonio sottoposto a sequestro ammonta, complessivamente, a circa 1.000.000,00 di euro.
Analogo reato viene in quell’occasione contestato al padre CREA Teodoro, cl. ‘39, alla madre BURZI’ Clementina, cl. ‘51 ed alla sorella Marinella, cl. ‘76, in quanto il primo, tramite il concorso causale e consapevole della moglie e della figlia, attribuiva fittiziamente a loro la titolarità di alcuni terreni e conti correnti, così procurandosi i contributi dell’A.G.E.A. per un totale di 48.408,59. Il sequestro preventivo eseguito in data 4 giugno 2014, aveva inoltre riguardato la villa della famiglia CREA sita in via Marinella di Rizziconi (Rc), nonché del terreno sito in piazza Vittorio Emanuele II a Rizziconi sul quale insisteva il palazzo Cordopatri e di immobili e terreni vari che, all’esito di opportuni accertamenti, sono risultati nella disponibilità di BURZI’ Clementina, CREA Teodoro, CREA Giuseppe, CREA Marinella, CREA Antonio, TORNESE Vincenzo e PERRI Domenico per un valore complessivo stimato in oltre 5 milioni di euro. Analogo vincolo del sequestro fu apposto anche ai conti correnti bancari e postali nella disponibilità di vari indagati. In totale, ad oggi, risultano preventivamente sequestrati ai CREA ed ai loro affiliati, più di 7 milioni di euro di beni mobili, immobili e titoli.