Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto, dott. Danilo Maffa, ha rinviato a giudizio cinque persone coinvolte nell’inchiesta dell’Aias del Longano, che nel 2013, a seguito di indagini condotta dal Pubblico Ministero Francesco Massara e dal Procuratore Salvatore De Luca, fece emergere un ampio disegno criminoso ed uno scenario inquietante di reati di abuso d’ufficio, minacce e offesa contro la persona. Tra le persone rinviate, a vario titolo, per i reati sopra ascritti, Sebastiano Sanzarello, deputato regionale della XII legislatura ( dall’8 luglio ’96 al 27 giugno 2001 ), assessore alla sanità della Regione Siciliana negli anni ’98, ’99 e 2001, e Natale D’Amico, assessore della provincia regionale di Messina negli anni 1998, 2003 e 2005 nonché referente politico di Sanzarello a Barcellona P.G. Rinvio a giudizio anche per Francesco Lo Trovato, ex presidente dell’AIAS Nazionale, Giuseppe Grasso e, Sergio Lo Trovato. Defunto un sesto indagato, Giovanni Di Quattro. In aula ha retto il quadro accusatorio sostenuto dal Pm Massara. Importanti, e allo stesso tempo ritenute attendibili, si sono rivelate le deposizioni dell’ex Presidente dell’Aias Luigi La Rosa e quelle della moglie. Prossima udienza fissata per il 22 aprile. Nel processo impegnati i legali Francesco Russo, Vito Pirrone, Antonella Lo Presti e Nino Favazzo. Si sono costituiti parti civili Luigi La Rosa, rappresentato dal legale Sebastiano Fazio, Sebastiano Messina, rappresentato dal legale Giuseppe Tortora, la famiglia Arnò, rappresentata dai legali Gianluca Giardina e Mariano Munafò.