Vigor Lamezia-Reggina 4-0, stavolta la frittata è tutta di mister Cozza

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ciccio cozza reggina mister allenatoreSconfitta clamorosa per la Reggina nella 10^ giornata del girone C di Lega Pro, sul campo della “piccola” Vigor Lamezia che 14 giorni fa al D’Ippolito aveva battuto il Catanzaro e adesso si toglie un’altra soddisfazione storica, oltre a sognare la promozione in serie B. I biancoverdi, infatti, con questa vittoria salgono a quota 18 in classifica, al 4° posto e vicinissimi alla vetta. La Reggina, invece, complice i 4 punti di penalizzazione arrivati in settimana, scivola in fondo alla classifica, a meno che l’Aversa Normanna non perda nel pomeriggio contro il Benevento: in quel caso rimarrà comunque penultima da sola con 5 punti, a -3 dalla salvezza.
reggina a lameziaEppure la Reggina aveva iniziato molto bene la partita, nonostante fosse orfana del suo faro Giuseppe Rizzo squalificato: nei primi 30 minuti di gioco era stata l’unica squadra in campo, s’era giocato esclusivamente nella metà campo dei padroni di casa e Insigne aveva avuto anche due grandi occasioni che però ha sprecato malamente, forzando la ricerca del piede sinistro quando avrebbe potuto facilmente concludere a rete col destro.
Il vantaggio della Vigor Lamezia è arrivato al 31° minuto, nella prima vera azione d’attacco (tra l’altro viziata da un fallo non fischiato su Maita), ma Crescenzi si perde clamorosamente Montella che insacca indisturbato nel cuore dell’area piccola. La Reggina subisce il contraccolpo e al 37° in contropiede affonda: Del Sante supera un Crescenzi inguardabile che non riesce a contenere l’avversario a ridosso di metà campo, e con un bel tiro da fuori buca Kovacsik. Nel secondo tempo Cozza sostituisce Maita, l’unico regista della squadra, che non aveva fatto benissimo ma in campo sicuramente c’era chi stava facendo molto peggio (Dall’Oglio a centrocampo, Masini in attacco, oltre a Crescenzi in difesa) e praticamente con questa mossa consegna definitivamente la partita alla Vigor.

cozza regginaLa Reggina, infatti, torna in campo con un 4-2-4 assolutamente improponibile, Armellino e Dall’Oglio a centrocampo non possono costruire gioco infatti la squadra si affida a qualche lancio lungo ma da’ subito l’impressione di poter subire tanti altri gol. Gli amaranto non sono mai pericolosi nell’area di rigore avversaria, e inevitabilmente sbandano definitivamente: Del Sante al 74° porta il risultato sul 3-0 siglando un gol di testa su calcio d’angolo, agendo indisturbato nell’area piccola direttamente dal corner (il suo marcatore? E’ inutile neanche dirlo: è Crescenzi che lo guarda senza neanche saltare!), poi all’82° è Dall’Oglio a regalare un bellissimo assist a Montella che cerca un cross nel cuore dell’area piccola e trova la zampata (ovviamente involontaria) di Crescenzi che corona con il più classico degli autogol, la sua giornata infernale.
E’ la frittata di mister Cozza, perchè Crescenzi non giocava titolare da un mese dopo i gravissimi errori che avevano compromesso tante partite della Reggina: al suo posto Camilleri stava facendo bene e non aveva alcun senso rispolverare Crescenzi in questo momento (i risultati si sono visti in campo). Crescenzi che, inoltre, in estate era stato voluto proprio da Cozza, così come Masini che dopo 10 partite non è riuscito a trovare neanche un gol. E’ giunto il momento che Cozza schieri titolare, finalmente, Alessio Viola, che gioca a suo agio da prima punta e con Insigne e Louzada potrebbe formare un ottimo tridente offensivo, rispetto a un Masini che la porta non riesce a bucarla neanche quando ce l’ha davanti da solo e senza portiere, come già accaduto più volte in questo campionato.

In settimana mister Cozza aveva detto di esser abituato a ben altri derby in ben altre categorie. Ed è questo il problema della Reggina e dei suoi tifosi: la squadra è in Lega Pro e deve giocare partite contro avversari senza blasone, come la Vigor Lamezia, senza alcuna superiorità, con la stessa fame e concentrazione con cui Cozza vestiva la maglia amaranto all’Olimpico e a San Siro. Altrimenti finisce che prendi 4 schiaffi al D’Ippolito, e l’incubo retrocessione in serie D sembra materializzarsi per una squadra che oggi, anche senza penalizzazione, in classifica sarebbe nei guai, con un solo punto di vantaggio dai playout. Oggi a Lamezia la squadra ha toccato il fondo. Nelle precedenti sconfitte era comunque sempre uscita dal campo a testa alta, non meritando il risultato. Oggi, invece, a maggior ragione in un derby, è stata davvero un’umiliazione.

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