“Purtroppo -ha aggiunto Oliverio- questa struttura ha vissuto negli ultimi anni una condizione di grave sofferenza, perché le politiche sanitarie messe in atto a livello regionale hanno creato una condizione difficile in modo particolare per gli operatori sanitari. A fronte di un enorme riversamento della domanda di assistenza, infatti, non c’è stato il benché minimo adeguamento dei servizi. Anzi, in molti casi, abbiamo assistito ad un loro progressivo depotenziamento, determinato anche dalla notevole carenza di personale. Il risultato è quello che abbiamo sotto gli occhi: l’Annunziata vive oggi un momento di grande sofferenza”.
“Noi –ha concluso Oliverio- lavoreremo in questa direzione. Non sarà semplice, perché la politica sanitaria di questi anni è stata segnata da pratiche clientelari, discrezionalità e, spesso, da illegalità. Bisogna mettere ordine e definire un quadro di regole che faccia esprimere il merito e valorizzi le professionalità, per fare in modo che l’enorme patrimonio umano e professionale presente ed operante nelle nostre strutture sanitarie possa definitivamente uscire da una condizione di pesante mortificazione ed esprimersi al meglio delle proprie potenzialità. Noi lavoreremo per questo, perché è su questo terreno che si vince o si perde la sfida per realizzare un sistema sanitario regionale qualificato, all’altezza degli anni che viviamo e del bisogno di cura e di tutela della salute dei nostri concittadini”.