Sulla chiusura della piscina Acquaplanet di Barcellona intervento dei titolari: “Nessun sequestro”

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10523919_663338653749504_2131175385612443529_nI titolari della piscina Acquaplanet srl, di cui è legale rappresentante Rosanna Vasta, chiusa qualche giorno fa con un’ordinanza del dirigente del V settore, Elisabetta Bartolone – tramite comunicato stampa – hanno voluto chiarire la questione, specificando che la piscina non è stata posta sotto-sequestro, bensì è stata disposta la chiusa per la violazione dell’art. 86 tulps del testo unico sulle leggi di pubblica sicurezza. Gli stessi titolari hanno annunciato di avere presentato ricorso contro la chiusura. Di seguito la nota:

 “L’Acquaplanet srl comunica alla cittadinanza barcellonese che la piscina non è stata sequestrata, non è assolutamente abusiva, non è stata realizzata senza le necessarie autorizzazioni. La struttura può essere realizzata nella zona artigianale in quanto, in essa, possono esistere non solo le attività di produzione, ma anche quelle di prestazione di servizi come previsto espressamente dal regolamento comunale e che la stessa risulta una ditta artigiana dal relativo certificato camerale. E’ vero che è stato notificato all’Acquaplanet  il provvedimento per violazione dell’art.86 tulps in data 5/11/2014 e che la ditta nell’opposizione presentata in data 17/11/2014, ha dichiarato non necessaria l’autorizzazione richiesta dallo stesso articolo, perchè la piscina non è rivolta a un numero indiscriminato di persone e gli utenti vi hanno accesso solo previa iscrizione ad personam. E’ vero pure che senza rispettare il termine dei 30 giorni di opposizione e senza neanche vagliare le note oppositive dell’Acquaplanet, l’ordinanza dirigenziale del 14/11/2014 relativa alla cessazione immediata dell’attività di Acquagym è stata notificata in data 19/11/2014. Si aggiunge però che nonostante l’Acquaplanet non ritenga necessario l’art.86 Tulps, con espressa riserva di impugnazione dell’ordinanza dirigenziale e quale mera esecuzione di tale atto per carattere d’urgenza, la stessa in data 20/11/2014 ha tempestivamente depositato al Suap tutta la documentazione completa art.86 tulps già in possesso. Ci chiediamo quindi quali sono le tante irregolarità che hanno fatto chiudere cosi repentinamente un’attività che andava benissimo per la serietà professionale dimostrata e l’entusiasmo sempre crescente dei giovani impegnati nella struttura e che portava tanta pubblicità positiva a tutta la città di Barcellona nell’intero comprensorio?”.

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