“Mi unisco – dice l’On. Scopelliti – al dolore che ha colpito in maniera così crudele le famiglie di coloro che hanno perso la vita nell’incidente, porgendo le mie più sentite condoglianze. Ma credo – aggiunge – non ci si possa limitare a questo. Non possiamo certo lenire il dolore delle sventurate famiglie colpite da questa tragedia, ma è nostro dovere di rappresentanti delle Istituzioni cercare di far sì che tragedie del genere non avvengano più. Nei prossimi giorni mi attiverò con tutti gli strumenti regolamentari a mia disposizione per chiedere con forza ai ministri competenti di porre in essere, una volta per tutte, tutte le soluzioni tecniche e ingegneristiche necessarie per ridurre al minimo il rischio di incidenti su una strada percorsa quotidianamente da migliaia e migliaia di persone, che hanno diritto alla tutela della loro vita”.
“Perché se è vero, come si dice – continua la parlamentare – che il tragico incidente sia stato probabilmente causato nella sua immane tragicità dalla forte velocità con cui procedeva uno dei veicoli, ciò non toglie che la SGC Jonio-Tirreno si conferma una delle tante ‘strade della morte’ in cui, per una ragione o per un’altra, non si è ancora riusciti a porre in essere alcuno strumento di sicurezza o di deterrenza, nonostante l’ormai insopportabile sequenza di morti che vi si stanno verificando”.
Secondo Rosanna Scopelliti: “urge quindi che chi ha competenza su questa arteria stradale si attivi immediatamente sia con opere di rinforzo delle protezioni guard-rail, che si dimostrano in tutta evidenza insufficienti per un’opera che scorre su cavalcavia ad oltre quaranta metri dal suolo, o maturando l’idea di uno scorrimento a carreggiata singola senza possibilità di sorpasso, o quantomeno dotando questa strada di una serie di strumenti automatici di rilevazione della velocità dei veicoli che possano far risalire ai trasgressori comminando sanzioni severissime per i trasgressori, compreso – conclude la nota – il ritiro della patente”.