Presente e futuro. Soluzioni immediate per problemi quotidiani, ma anche una programmazione a lungo termine che stimoli tutti a capire come una mobilità veramente sostenibile, migliori la qualità della vita e innalzi il livello di civiltà.
Questo il filo conduttore del primo convegno organizzato dall’associazione “Indietrononsitorna” dal titolo “Una città che si muove”, tenutosi questa mattina nei locali del teatro dell’Istituto Cristo Re. Un’occasione di confronto durante la quale l’assessore alla viabilità, Gaetano Cacciola e il direttore generale dell’Atm, Giovanni Foti, ciascuno per la propria parte e per le proprie competenze, hanno tracciato un dettagliato bilancio di questo primo anno di lavoro, accedendo i riflettori sui prossimi step da effettuare ed annunciando importanti novità.
Ad aprire i lavori, il presidente di “Indietrononsitorna”, Rosario D’Anna, che ha innanzitutto spiegato le ragioni della campagna di sensibilizzazione “Una sosta più consapevole”: «Da qualche giorno a questa parte – ha esordito D’Anna – potrebbe esservi capitato di osservare sui parabrezza delle auto parcheggiate agli incroci dei marciapiedi, sulla banchina o in corrispondenza degli scivoli per disabili, un volantino (vedi immagine allegata al comunicato) in cui si invita l’utente a riflettere prima di “abbandonare” la propria vettura in barba ad ogni regola. Un comportamento che crea ovviamente parecchi problemi al transito di passeggini o carrozzine». Atteggiamenti da correggere per cercare di portare avanti quella rivoluzione civica e culturale che «rappresenta la vera sfida di questa Giunta. Spesso – continua D’Anna – si accusa l’Amministrazione di stare facendo poco, ma chi lo sostiene, in modo più o meno consapevole, dimentica di ricordare il disastro che ha ereditato. Coloro che hanno deciso di intraprendere questa avventura politica a fianco del sindaco Renato Accorinti, non lo fanno per tornaconto personale, ma per spirito di servizio verso la città».
Puntuale e approfondita analisi sullo stato generale dell’azienda trasporti è stata invece effettuata dal direttore generale Giovanni Foti: «Sono stati fatti dei passi importanti – ha esordito – grazie all’approvazione dei bilanci e alla redazione del piano industriale. I prossimi saranno il nuovo bilancio e il contratto di servizio». In tema di parco mezzi, Foti ha evidenziato come la vera “zavorra” continuino ad essere i bus acquistati nel 2007 e non quelli arrivati di recente da Milano e Torino grazie all’accordo con la Gt, «anzi – ha aggiunto – è grazie a questi se paghiamo gli stipendi». Obiettivo del direttore generale l’aumento delle vetture del tram, dalle attuali nove a tredici. Tra le novità principali, la “ripartenza”, a partire dal 9 dicembre, dopo ben quattro anni di stop, del servizio scuola bus: «Si comincerà con sette bus che serviranno la zona sud, da dove sono giunte le maggiori richieste. «Al di là dei progetti che abbiamo in cantiere – ha concluso il dg – quello che mi premi sottolineare è che l’Atm non deve più essere considerata uno stipendificio, il futuro dei lavoratori è nelle loro mani, se si lavorerà bene anche il posto di lavoro sarà al sicuro. Ma deve essere l’obiettivo comune». Per dare nuova linfa all’azienda previste anche importanti collaborazioni formative con l’Università e con l’istituto Verona Trento.