E ancora: “La stessa normativa vigente in materia di appalti privati – cui fa pieno riferimento la circolare del ministero del lavoro n. 5 del 11-01-2011 e che riprende il comma 1175 della Legge n. 206/2006 – sul tema degli obblighi retributivi è chiara quando stabilisce l’obbligo dei datori di lavoro a rispettare gli “accordi e contratti collettivi nazionali nonché quelli regionali, territoriali e aziendali, laddove sottoscritti dalle organizzazioni dei datori di lavoro e dei lavoratori comparativamente più rappresentative sul piano nazionale”.
Secondo Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil Edipower non può sottrarsi ad entrare in merito alla corretta applicazione dei contratti collettivi nell’ambito dell’area industriale di sua pertinenza, esercitando le prerogative di committenza, “a meno di non voler segnare la differenza tra i CCNL rispetto alle disuguali mansioni e alle disparità che caratterizzano i differenti contratti proprio su retribuzioni e contributi e che una vigilanza attenta e non superficiale non può non rilevare, a meno di intendere per “vigilanza” la mera e sterile osservazione del fenomeno”.