Messina, emergenza rifiuti: senza l’intervento di Crocetta la situazione peggiorerà

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L’emergenza rifiuti è una realtà: sebbene i cassonetti non siano ancora stracolmi, il sequestro dell’impianto gestito da Tirrenoambiente può potenzialmente mettere in ginocchio la città. I progetti dell’Amministrazione Accorinti rischiano d’infrangersi contro il muro di gomma della burocrazia. Ialacqua, dopo aver istituito l’unità di crisi a Palazzo Zanca per ovviare tali difficoltà, aveva individuato nella discarica catanese di Grotte San Giorgio il luogo perfetto in cui destinare i rifiuti. Ma l’ipotesi ventilata dalla Giunta “dal Basso” non deve aver persuaso la Regione, stante i tentennamenti registrati sul versante palermitano. Allo stato attuale non soltanto la Sicula Trasporti, ossia la ditta che gestisce la suddetta discarica, non è autorizzata ad ospitare i rifiuti messinesi, ma è Messina stessa a non poter scaricare fuori provincia. Da qui la preoccupazione sorta in seno al Municipio e ai vertici della partecipata: Ciacci intende sfruttare al massimo la discarica di Pace, ma l’assenza di linee strategiche condivise dalle istituzioni potrebbe compromettere qualsiasi programma. E proprio a Pace dovrebbero recarsi stamane l’assessore competente e la presidente della Commissione Ambiente Rita La Paglia: la visita alla piattaforma non è casuale, serve a verificare le condizioni del sito. Non vanno dimenticate, infatti, le criticità riscontrate nel recente passato prima dall’Asp e poi dall’Arpa.

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