L’iniziativa si pone l’obiettivo di riqualificare la Galleria, tenendo conto del suo stato attuale, e della situazione che stanno vivendo attualmente i pubblici esercizi in relazione all’occupazione suolo pubblico. Il consigliere Zuccarello prende la parola e pone dunque l’accento sulla lentezza della burocrazia: “un dipartimento, quello del Patrimonio, completamente fermo, con tanti punti rivisti sull’occupazione suolo pubblico”. E sottolinea ancora “tali esercenti vivono quotidianamente con la paura, ogni volta che sistemano i tavoli del proprio locale fuori, sul suolo pubblico della Galleria, perché prontamente intervengono i vigili per sequestrarli”.
Nel 2001, secondo quanto spiega il consigliere, erano stati spesi circa 500 mila euro per la ristrutturazione della Galleria, e dopo nove anni “è in uno stato totale di abbandono” dice ancora Zuccarello. “Con Donatella Sindoni, insieme ad altri consiglieri del Partito Democratico, avevamo presentato delle proposte e l’assessore Cucinotta si era impegnato con noi in aula per portare avanti un regolamento che avrebbe accolto le proposte entro il 10 novembre, ma di questo regolamento non c’è traccia”.
Molti i contributi che hanno permesso l’organizzazione dell’evento a titolo gratuito. E molta anche la forza di volontà di quegli imprenditori che per primi vogliono scommettere ancora una volta sulla Galleria Vittorio Emanuele. Anche Donatella Sindoni ha ringraziato gli esercenti per la battaglia che stanno portando avanti, auspicando che vengano votati “quegli emendamenti congelati, e che l’assessore Cucinotta porti avanti il regolamento che ad oggi non è stato reso noto. Noi continueremo a stare accanto a questi imprenditori”.
Infine Zuccarello ha rivolto un invito ufficiale al sindaco Accorinti e all’assessore Cucinotta: “sono chiamati a intervenire il 23 novembre alla manifestazione e in quella sede prendersi degli impegni pubblici con la Galleria per risolvere tutti i problemi definitivamente. Rispetto agli anni passati, questa volta non abbiamo intenzione di mollare. Proveremo tramite un regolamento particolare, che prevede la costituzione di un condominio, dal momento che è richiesta proprio come da norma, un’autorizzazione condominiale”. Lo scoglio da superare resta, a quanto pare, proprio questo blocco regolamentare che non permette di realizzare manifestazioni gratuite. “Un regolamento – ci tiene a sottolineare il consigliere Zuccarello – che non viene applicato allo stesso modo in tutta la città”.