Messina, “Una scelta in comune”: Crisafi e Interdonato illustrano la delibera sull’adesione alla donazione degli organi

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E’ stata presentata stamane, nei locali della vicepresidenza del Consiglio Comunale di Messina, a palazzo Zanca, la delibera consiliare di adesione all’iniziativa del Ministero della Salute “Una scelta in Comune”. A illustrarla i vicepresidenti Nino Interdonato e Nicola Crisafi.

“Oggi ci ritroviamo qui ad esporre la nostra proposta di delibera che è quella di aprire al progetto carta d’identità – donazione organi. Sicuramente la donazione è un atto di solidarietà verso il prossimo e un grande atto di civiltà e conseguentemente rispetto della vita. E il trapianto è sicuramente un’efficace pratica per alcune gravi malattie, è la terapia che consente per determinate patologie una qualità della vita migliore e per il paziente un’aspettativa di vita più lunga” afferma Nicola Crisafi.

crisafi e interdonato messina (1)“Oggi però – prosegue – la criticità principale rimane quella di reperire gli organi, in quanto molti donatori o non conoscono il sit, sistema informativo trapianti, oppure non sanno come farlo, oppure non sono giustamente informati. Oggi con questa delibera noi proponiamo all’amministrazione di istituire e di formare il personale dell’anagrafe del comune a fare sottoscrivere l’adesione o il diniego alla donazione. Anche perché noi crediamo che i nostri organi, dopo la morte, non servano più a nulla, mentre se vengono donati possono garantire una terapia e un’aspettativa di vita più lunga al beneficiario”. 

“Fino ad oggi il Sit ha raccolto solamente un milione e trecentomila adesioni su una popolazione globale di 64 milioni. Già un decreto regio del ’31 con successive modificazioni fino all’ultima del 9 agosto del 2013, prevede che la carta d’identità appunto possa contenere un modello che consenta l’adesione o il diniego post mortem per la donazione. Noi – conclude Crisafi – chiediamo all’amministrazione di voler adottare al più presto il provvedimento e di predisporre la formazione necessaria per gli addetti dell’ufficio anagrafe affinché i nostri concittadini possano avere l’opportunità di aderire”. 

Dopo la votazione del consiglio comunale – spiega poi Interdonato – se la delibera verrà approvata, bisognerà implementare il servizio anagrafe del comune, che già il ministero della salute, tramite tele assistenza è in grado di implementare, in modo tale da identificare il protocollo e scambiare i dati con il Sit, sistema informativo trapianti. Una volta avvenuto questo il ministero della salute prevede un corso di tre ore guidato senza nessun costo per l’amministrazione, ore di formazione del personale in modo che sia in grado di fronteggiare le nuove richieste. Come può fare il cittadino per aderire: al momento del rilascio o del rinnovo della carta d’identità viene sottoposta la dichiarazione di volontà alla donazione degli organi e dei tessuti e ogni cittadino è tenuto a compilarlo sia che si aderisca o che non si aderisca.

crisafi e interdonato messina (2)“Il cittadino – prosegue – potrà inoltre conservare una copia come ricevuta. Inoltre, con questo sistema che è online h24 e al quale possono accedere tutte le strutture sanitarie nazionali, al momento del ricovero è possibile sapere se il soggetto in questione è un donatore o meno. Quindi si ha un miglioramento nella tempistica dell’informazione veramente importante, perché come sappiamo gli organi possono attendere massimo fino a 6 ore prima di essere espiantati. A questa iniziativa hanno aderito 20 comuni in 9 regioni, noi potremmo essere tra le prime città in Sicilia ad aderire alla proposta del minsitro Lorenzin. Pertanto noi ci siamo premurati per redigere questa delibera di consiglio comunale che presenteremo non appena termina questa conferenza e speriamo di salvare più vite umane possibili”. 

Inoltre Interdonato ha sottolineato che con tale delibera non verrà modificata la struttura standard della carta d’identità, è soltanto una dichiarazione di volontà che viene registrata dai sistemi. E’ importante specificare questo aspetto, in quanto, come spiega il vicepresidente del consiglio, alcuni comuni hanno anche deciso di apportare delle modifiche alla carta d’identità, mentre il comune di Messina, in questo caso, resterà fedele agli standard europei, procedendo solo ad una registrazione al sistema informatico. Inoltre, è possibile recedere in qualsiasi momento dall’assenso o dal diniego dato.

Altro dettaglio da non sottovalutare: se non dovete fare ex novo o rinnovare la carta d’identità ma volete comunque dare il vostro consenso alla donazione degli organi attraverso questa dichiarazione potrete farlo non al comune, ma richiedendo un modulo all’Azienda Sanitaria Provinciale. Questo avviene perchè il comune è vincolato a registrare tale dichiarazione solo al momento del rinnovo o del rilascio della carta d’identità.

Una volta che la delibera sarà approvata, sarà anche avviata una campagna di presentazione, come spiegano Interdonato e Crisafi, i quali aderiranno per primi a tale iniziativa, promuovendola con un evento dedicato. L’informazione non mancherà poi anche grazie al coinvolgimento delle associazioni universitarie per diffondere la conoscenza dell’iniziativa all’interno dell’Ateneo.

Parlare di donazione degli organi è sempre attuale, e forse non tutti sanno che esiste un Sistema Informativo Trapianti (SIT), all’interno del quale è possibile registrare la propria adesione o il proprio diniego alla donazione degli organi. Si tratta di una scelta consapevole, che richiama alla mente anche il discorso recente di Reginald Green, padre di Nicholas, vittima, nel 1994, all’età di sette anni, di un assassinio sull’autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria nei pressi dell’uscita di Serre (vicino a Vibo Valentia) mentre era diretto in Sicilia con la famiglia. Nicholas aveva una vita, ma ne ha donate sette. E la sua famiglia ha lasciato anche un altro messaggio importante: “Spero che nessuno di voi debba mai affrontare questo. Ma se dovesse capitare, spero che questa storia vi incoraggi a pensare adesso, quando la morte è solo un concetto molto distante, a quello che pensate dovreste fare”. Il dolore di quei genitori si è trasformato in un messaggio sul quale siamo chiamati a riflettere tutti e adesso: dobbiamo avere le idee chiare sulla donazione degli organi.

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