L’evento scatenante è stata la nomina di Carmelo Alma quale responsabile dei procedimenti in materia di trasparenza e lotta alla corruzione. Eravamo nel luglio del 2014 e l’insediamento di Alma indusse Vullo a stabilire che i compensi aggiuntivi a questi destinati sarebbero stati detratti dal Fondo per le retribuzione di risultato, il tutto senza contrattazione. E proprio quest’ultimo passaggio è stato contestato dalle due sigle, rappresentate rispettivamente da Calogero Emanuele e Giuseppe Calapai. La decisione unilaterale di accedere al Fondo sarebbe stata, a giudizio dei due, un’azione illegittima, compiuta in violazione della normativa nazionale. Il giudice Laura Romeo, valutate le posizioni delle parti, ha dato ragione ai sindacati, condannando il direttore per la condotta contestata.
Messina, Vullo condannato per comportamento antisindacale
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