Reggina, Foti 50 minuti in sala stampa: “questa squadra si salva, nonostante tutto. Io pretendo rispetto”

StrettoWeb

di Lorenzo Vitto – Conferenza stampa fiume per il Presidente della Reggina Lillo Foti che dopo la sconfitta con il Benevento, quarto k.o. consecutivo per la Reggina in questo campionato, e la dura contestazione in Tribuna, ha incontrato la stampa ed è rimasto 50 minuti a rispondere alle domande dei giornalisti dopo alcune dichiarazioni iniziali che riportiamo integralmente.

Sono qui a commentare una delle tante tristi esibizioni della nostra squadra – ha esordito il Presidente  – e come ho sempre fatto nella mia vita e in questi 28 anni di Reggina Calcio mi assumo tutte le mie responsabilità. Sono sereno per quello che riguarda il mio operato a cui riconosco sinceramente parecchi errori, ma ho la coscienza fino a questo momento di aver fatto quasi sempre l’interesse della società che rappresento. Può darsi, come qualcuno pensa, che possa essere superato. Non c’è nessun problema. Ho sempre sostenuto che la Reggina non mi appartiene, io sono al servizio di questa società a cui debbo dire grazie per tutto quello che in questi anni mi ha dato, mi ha gratificato”.

“Forse il mio impegno non è stato pari alle gratificazioni che ho avuto, penso di aver dato però cose importanti a questa società e a questa città quindi capisco perfettamente l’amarezza del tifoso, non accetto determinate espressioni di condanna perchè è molto facile aggregarsi nella disfatta, non c’è quasi nessuno che invece è disponibile nei momenti di difficoltà ad accostarsi. Sento tante chiacchiere, con poca conoscenza dei fatti. Sapevamo, e sappiamo, che è una situazione difficile, già a luglio credo che abbiamo fatto cose importanti per poter mantenere in piedi un’azienda, non una squadra. Prima un’azienda, dove lavora tanta gente e dove si permette a tanti giovani di avere un percorso. C’è da rimboccarsi le maniche, abbiamo chiesto la disponibilità ad altri soggetti che possano o sostituirmi o avvicinarsi a me, stiamo lavorando per cercare di dare maggiore forza a questa società. Capisco le difficoltà, chiedo scusa a tutti, c’è la serenità di una persona forte che ne ha viste di tutti i colori nel calcio quindi non ha paura di niente. Ho il coraggio della mia coscienza e della mia onestà intellettuale. Oggi la Reggina è sola, non ha niente da nessuno. Sono anni che chiedo la disponibilità di qualcuno, a destra e a manca. A luglio la Reggina è rimasta in piedi solo ed esclusivamente grazie ai rapporti personali di un soggetto che si chiama Lillo Foti. La Reggina ha sempre fatto tutto quello che ha fatto con le proprie forze, e ha gratificato tutti, nessuno escluso“.

Rispondendo alle domande dei giornalisti, Foti ha poi aggiunto: “non ho alcun senso di possesso nei confronti della Reggina, non possiedo nemmeno la mia famiglia e l’affetto che la mia famiglia mi da, perché anche stasera le mie figlie erano vicino a me quindi non c’è nessun tipo di problema. Nel ’91 c’era lo stadio che ballava con 10.000 persone senza Lillo Foti. Poi quella Reggina con Lillo Foti ha permesso a quei 10.000 tifosi di ballare a San Siro, e forse oggi qualcuno se ne è dimenticato. Io pretendo rispetto, così come ce l’ho per tutti. La Reggina è un’azienda con 40 persone che a fine mese ricevono una gratificazione economica, è un’azienda con 300 ragazzi a cui vengono trasmessi valori, cose che ormai non ci sono più neanche nelle famiglie. Valori trasmessi dalla società, che in questa città ancora svolge questo ruolo con umiltà e dedizione“.

In merito alla squadra, Foti ha detto: “Uno dei grandi problemi di questa società, è la questione ambientale. Ci siamo sentiti tutti di serie A, e nel momento in cui siamo piombati prima in B e poi in C è stata dura, difficile. O hai qualcosa dentro, oppure non riesci ad accettarlo. Oggi noi siamo i primi a livello ambientale ad avere problemi. La Reggina è una società trasparente. Entrate al Sant’Agata con me, vi faccio vedere tutto. Il cancello è sempre aperto, ancora grazie a Dio non ci sono i sigilli. I giovani dovete supportarli e sostenerli. Questa è una squadra buona, che ha commesso degli errori. Questa squadra si salva. Non farò scappare nessuno. L’ho detto al mio amico Armellino stasera negli spogliatoi. I ragazzi devono stare qui a soffrire come soffro io. A gennaio non si muove nessuno. Credo che questa squadra abbia bisogno di 3-4 ritocchi, per supportarla, sostenerla ed uscire fuori da questa situazione. Quindi la volontà da parte mia, o se ci sarà qualche altro non è un problema, c’è. Fermo restando che nessuno va via, e questo ve lo assicuro, è un dato certo. Questa squadra deve riacquistare le sue certezze, un pizzico di fiducia e mi auguro anche qualche episodio favorevole, per raggiungere la salvezza.Io all’inizio del campionato non avevo chiesto niente come società. Volevo fare un campionato tranquillo, ma evidentemente la tranquillità non fa parte del mio DNA quindi è giusto che me la lotti e me la combatta. In questa squadra i giovani sono un problema, gli anziani sono qualcosa di peggio perchè non hanno l’umiltà e la voglia di dare qualcosa ai giovani. Questa è una delle difficoltà maggiori. Ho cercato in questi anni di affidarmi a dei riferimenti, ma le mie scelte fino a questo momento non sono state per niente fortunate. Con Di Michele abbiamo avuto un colloquio nei giorni scorsi e in settimana mi ha comunicato la sua intenzione di rescindere il contratto, quindi ci incontreremo lunedì per risolvere l’aspetto burocratico che riguarda la parte economica per Di Michele. Poi sarò a Roma perchè dovrò avere un intervento, a proposito: pregate per me. E chi non vuole il mio bene, non preghi proprio che è meglio“.

Intanto Tortelli e Padovano sono a rischio: “sullo staff tecnico farò delle valutazioni con calma tra stasera e domani, fermo restando che ho fiducia su questa scelta tecnica ma con molta tranquillità voglio valutare attentamente un po’ tutto e non essere presuntuoso e arrogante e pensare che solamente la mia verità sia quella giusta“.

Sulle penalizzazioni, Foti ha ribadito quanto già espresso in precedenza: “per quanto riguarda la possibile penalizzazione sul ritardo nell’iscrizione (un punto, ndr), la decisione della discussione è stata rinviata a metà gennaio. Invece per i 4 punti che ci hanno già dato sono una vergogna e abbiamo fatto ricorso evidenziando come erano ingiusti. Il Presidente della Corte Federale, persona molto corretta e obiettiva, ha preteso che tutte le sezioni della Corte Federale, che sono 5, si riuniscano tutte insieme per decidere quella che può essere una nuova giurisprudenza, cioè di annullare completamente la penalizzazione e restituirci tutti quei 4 punti che ci spettano. Io credo che debbano essere restituiti tutti perchè li abbiamo conquistati sul campo“.

Infine, sulla situazione dello spogliatoio il Presidente ha spiegato che “dopo lo scontro-confronto nello spogliatoio di Ischia, qualcuno è stato troppo permaloso e si è arrivati a cose poco simpatiche. Penso che se ci fosse più personalità, certe cose non succederebbero“.

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