“Nonostante avessi fatto richiesta alla Presidenza del Consiglio già da ieri di voler partecipare all’evento, in quanto componente della Commissione Industria al Senato e rappresentante delle istituzioni eletto in Calabria, stamani sono stato respinto all’ingresso. Eppure all’interno dell’Ansaldo Breda venivano fatti accomodare ex parlamentari del Pd e personaggi che certamente potevano avere minore interesse del sottoscritto nel partecipare. Ritengo questo comportamento non degno, non soltanto della normale prassi e del relativo garbo istituzionale, ma non consono al galateo e al vivere civile. Ignoro le cause per cui la Presidenza del Consiglio abbia assunto tale incivile condotta, ma voglio chiarire a tutti che tale episodio non resterà senza opportune conseguenze. Si è trattato di una vera e propria passerella, una riunione di partito che poco ha a che fare con il rilancio economico della Calabria e la soluzione dei problemi della nostra regione. Chiedo che vengano resi pubblici gli elenchi di invito, il relativo metodo di selezione degli invitati e chi si è reso responsabile di un simile sgarbo, a riguardo presenterò un’interpellanza parlamentare. L’Ansaldo Breda è un patrimonio di tutta la città e non soltanto di una parte politica, da rappresentante eletto a Reggio Calabria questo sfregio istitituzionale compiuto ai miei danni è uno sfregio a tutta la città ” conclude la nota.
Reggio, Caridi “rimbalzato” all’AnsaldoBreda: “Renzi ha fatto riunione di partito”
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