In riva allo Stretto sono 109, trenta in più rispetto alla passata edizione, i punti vendita che hanno aderito alla colletta alimentare. All’ingresso dei punti vendita, i volontari che indosseranno l’ormai inconfondibile pettorina gialla, consegneranno una busta ai clienti dei vari discount chiedendo loro un gesto di carità. Legumi, pasta, olio, tonno, carne in scatola sono solo alcuni dei prodotti, non deperibili, utili alla causa di chi si occupa di offrire un pasto caldo a chi ne ha bisogno. «Il Banco alimentare – ha spiegato Oliva – è nato nel 1967 proprio osservando il gesto del frugare tra i rifiuti di un ristorante. L’intuizione è stata quella di far diventare pubblico quel gesto recuperando le eccedenze. Il nostro scopo è quello di fare della carità, che ci porta ad esser molto prossimi a chi ha bisogno».
La pattuglia dei volontari cresce di anno in anno e all’esercito dei 13mila, il prossimo 29 novembre, si aggiungeranno anche i distretti reggini del Rotary club. Chi, invece, una particolare colletta l’ha già ultimata, sono due istituti scolastici secondari: l’istituto tecnico per geometri “A. Righi” e l’istituto tecnico commerciale “R. Piria” che in settimana, tra studenti e personale, sono riusciti a raccogliere qualcosa come 300 Kg di prodotti alimentari che saranno presto distribuiti alle persone indigenti dal Banco Alimentare. «Oggi, in Italia, sei milioni di persone sono in stato di povertà assoluta – le parole di Bognoni – Di fronte a questo tipo di realtà potremmo sentirci impotenti, ma non è così. Ognuno di noi può ripartire da un piccolo gesto: fare una spesa in più per una famiglia che ne ha bisogno e rimettere al centro della propria vita la persona, qualunque essa sia, cosi come è. Per questo vi invitiamo alla Colletta alimentare».