Reggio, Dattola non si dimette dal nuovo consiglio comunale: colleziona incarichi e poltrone

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lucio dattolaLucio Dattola non si dimette: il candidato a Sindaco del centro/destra, protagonista del più grande flop della storia della destra reggina, rimarrà nel suo scranno di consigliere comunale all’interno di Palazzo San Giorgio. Scranno che, per l’amor di Dio, legittimamente gli spetta secondo le leggi e la ripartizione dei seggi, ma le sue dimissioni erano state ipotizzate nelle ultime settimane per diversi motivi. Innanzitutto la politica: dopo una simile batosta elettorale, ognuno dovrebbe prendersi le proprie responsabilità. A Reggio il centro/destra con Dattola ha raggiunto il suo minimo storico: mai era stato così in basso, fermo al 27,3% delle preferenze con appena 26.000 voti, meno della metà degli oltre 61.000 conquistati da Arena nel 2001 e meno di un terzo degli 84.000 ottenuti da Scopelliti nel 2007, ma neanche Franco e Monorchio nelle consultazioni di oltre 15 anni fa, pur sconfitti da Italo Falcomatà, arrivarono così in basso, mantenendo comunque le preferenze del centro/destra sempre intorno ad un dignitoso 40% di voti, pur a fronte di un avversario praticamente impossibile da battere.

Lucio-DattolaDattola, quindi, probabilmente si sarebbe dovuto dimettere solo per questo, per una questione di merito politico. Ma c’è di più, e il motivo più grande forse è proprio quello istituzionale. Lucio Dattola, infatti, è Presidente della Camera di Commercio di Reggio Calabria, un incarico prestigioso e importante all’interno delle istituzioni cittadine. Già in tanti avevano storto il muso al fatto che aveva mantenuto quest’incarico nonostante l’impegno politico e la candidatura con il centro/destra; poi addirittura è stato rieletto durante la campagna elettorale. Adesso dovrà sedersi negli stessi tavoli di governo con il Sindaco, che fino a pochi giorni fa è stato il suo più acerrimo avversario politico.

E Dattola, imperterrito, ha deciso di non dimettersi dal consiglio comunale: rimarrà contemporaneamente Presidente della Camera di Commercio e consigliere comunale. Senza ulteriori incarichi politici, e ci mancherebbe pure, ma ha la pretesa di essere il leader dell’opposizione a Falcomatà, con buona pace di Peppe Agliano, primo dei non eletti di Reggio Futura, che quindi rimarrà fuori dal consiglio (alla lista di Scopelliti, la più votata in città, sarebbe scattato il 5° seggio in caso di dimissioni di Dattola).

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