L’evento rientra nell’ambito delle iniziative del Semestre di Presidenza italiana dell’Unione Europea. Il dibattito tra istituzioni, operatori del mare, associazioni di categoria, esperti di settore e della ricerca, si è articolato in tre sessioni:
– le risorse biologiche e la conoscenza del mare (pesca, acquacoltura, ricerca scientifica, monitoraggio e sorveglianza in ambito marino);
– le risorse non biologiche, gli utilizzi e i servizi del mare (energie rinnovabili, risorse minerarie marine, trasporto marittimo e turismo);
– gli strumenti di pianificazione per uno sviluppo sostenibile del mare.
I lavori sono stati presieduti dal Sottosegretario all’Ambiente, Silvia Velo, che ha presentato la “Carta di Livorno”, un documento di proposte per lo sviluppo della Blue Economy attraverso la Strategia Marina.
E’ stata l’occasione per riportare il mare al centro dell’attenzione dell’agenda politica nazionale e continentale non solo dal punto di vista ambientale, ma anche come un’opportunità per uno sviluppo sostenibile, in concomitanza del semestre di presidenza italiana dell’Unione Europea.
Il responsabile scientifico del progetto MEL è il Prof. Ing. Pasquale Filianoti, docente di Costruzioni Idrauliche e Marittime e Idrologia presso il Dipartimento di Ingegneria Civile, Energia, Ambiente e Materiali dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria.
L’obiettivo primario del Laboratorio è sviluppare sistemi di produzione energetica che hanno il mare come ambiente di riferimento. Parliamo di eolico offshore, di energia ondosa e da correnti marine. In pratica, ci riferiamo ad impianti localizzati, sopra la superficie del mare (nel primo caso) e sotto di essa (wave and tidal energy).
La Figura mostra un esempio di impianto eolico offshore galleggiante. Caratteristiche peculiari di questo impianto sono le turbine “intubate” e lo scafo a trimarano. Il gruppo Avio sta sviluppando la parte elettrica e meccanica dell’impianto presso il Politecnico di Bari e l’Università di Lecce. La parte strutturale (scafo e sovrastruttura) verrà sviluppata dal MEL. Il MEL testerà inoltre il primo prototipo direttamente in mare nello Stretto di Messina.