Uno, nessuno, centomila? Forse l’accostamento può apparire azzardato, ma c’è qualcosa in “Vedettes”, spettacolo del Teatro dei Naviganti in scena alle 21,30 di domani sera, mercoledì 26 novembre, al Beniamino Joppolo di Patti, che sembra declinare in chiave contemporanea il tentativo di distruggere i centomila estranei che vivono negli altri e le centomila concezioni che gli altri hanno di noi. Stefania Pecora e Mariapia Rizzo (la regia è di Domenico Cucinotta) sono le protagoniste di uno spettacolo che sembra scavare negli aspetti più intimi di una società interamente costruita sull’immagine. In scena due donne appartate nell’intimità delle loro stanze: un’intimità che sembra mettere continuamente in crisi l’immagine che i due personaggi sono soliti offrire all’esterno. Quali donne? Quelle reali, desiderate, richieste, imposte? O semplicemente quelle che realmente sono, intrappolate nel fermo immagine di uno specchio al cui cospetto si consuma il dilemma dell’essere o dell’apparire: una giostra di identità superficialmente profonde, che non tarda a produrre una vertigine insopportabile. Le due sembrano non sentirsi mai coincidenti con se stesse, ne’ mai esaustivamente rappresentate da una sola tra le molteplici varianti del proprio essere. Il grumo oscuro della loro verità non è mai restituito dall’immagine che trovano nello specchio o negli immaginati occhi degli altri. Fatalmente, dunque, il riflesso disperso in mille onde perderà la sua essenza. E le due donne, disallineate e svuotate, potranno solo arrendersi alla loro verità di falene imprigionate dall’illusione della luce.