Truffa nei confronti dell’Inps da parte del titolare di un’impresa agricola di Belpasso, in provincia di Catania: i militari della Guardia di Finanza hanno scoperto un sistema ben collaudato di assunzioni fittizie, portato avanti per oltre 6 anni. Ad essere coinvolti in questa “rete”, mediamente 200 braccianti per stagione (si è rilevato un elevatissimo numero di assunzioni nella stagione della raccolta degli agrumi), che pur figurando tra i dipendenti dell’impresa, non hanno mai iniziato a lavorarci.
Lo scopo di tutto questo era di far credere all’INPS e al Fisco che l’azienda fosse molto più grande di quanto realmente era, tramite una falsa indicazione di ettari di terreno da coltivare e di dipendenti assunti. In più, l’imprenditore gonfiava il proprio fatturato emettendo fatture false relative a vendite mai effettuate di prodotti agricoli. Tale meccanismo serviva a far maturare il periodo minimo necessario all’ottenimento delle indennità di disoccupazione, malattia, maternità e assegni familiari a carico dell’Istituzione previdenziale.
Una volta ottenuti questi “benefici”, i cosiddetti dipendenti avevano l’obbligo di riversare parte delle indebite percezioni al titolare dell’impresa, come “ricompensa” per le false attestazioni.
E’ stato valutato un danno nei confronti dell’Inps di circa 4,5 milioni di euro; denunciato a piede libero il titolare della suddetta impresa per i reati di truffa e falso, e richiesto il sequestro dei beni mobili e immobili di valore equivalente.
