Cisl Sicilia, Milazzo boccia lo sciopero di Cgil e Uil: “momento drammatico per il paese”

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Uno sciopero inopportuno, soprattutto in questo momento drammatico del Paese”. Così Mimmo Milazzo, segretario generale della Cisl Sicilia, ha definito l’iniziativa di Cgil e Uil in programma per il 12 dicembre, parlando all’Esecutivo provinciale della Cisl di Messina. “Bisogna, invece, lavorare – ha detto Milazzo – in Parlamento affinché tutte la riforma del mercato del lavoro e la legge di stabilità possano avere un’evoluzione positiva per ammodernare il Paese e creare sviluppo”.

Per la Cisl siciliana la questione centrale è rappresentata dalla necessità di creare lavoro.

“Il lavoro – ha detto Mimmo Milazzo – non si crea per legge ma attraverso meccanismi normativi e attuativi che favoriscano gli investimenti nazionali e internazionali. In questa direzione la detassazione contributiva sulle assunzioni dal 2015 è un buon viatico e può  rappresentare una grande opportunità per il Sistema Paese e dare una risposta concreta ai tanti giovani che aspettano di essere inseriti nel mondo del lavoro”.

Di mercato del lavoro e di nuove prospettive ha parlato anche il segretario generale della Cisl di Messina, Tonino Genovese, nella relazione introduttiva ai lavori dell’Esecutivo. “Il mercato del lavoro – ha sottolineato Genovese – è in evoluzione. Sinora abbiamo assistito a una trasformazione dei contratti a tempo indeterminato in contratti atipici che hanno portato a un impoverimento del lavoro, delle condizioni dei lavoratori, a precarietà, insicurezza e ansia per la mancanza di stabilità, soprattutto in un territorio come quello messinese con condizioni economiche e istituzionali deboli. La nuova normativa, riuscendo a contenere le tipologie contrattuali, potrebbe aiutarci ad avere maggiori garanzie. Ma attenzione – ha aggiunto ancora Genovese – perché la Sicilia da trinacria sta diventando una ‘binacria’, poggiando tutto sull’asse Palermo-Catania. Messina si sta svuotando di produzione, attività, produttività e opportunità”.

Il riferimento di Genovese è alle diverse vicende che vedono a rischio diverse sedi di riferimento istituzionali. “La riforma attuale – ha detto il segretario generale della Cisl Messina – è un’incompiuta perché, come richiesto dalla Cisl, doveva essere complessiva e interessare tutto l’apparato amministrativo senza, però, spogliare il territorio. Purtroppo Messina paga lo scarso livello istituzionale e politico. Dobbiamo riappropriarci del nostro futuro – ha concluso Genovese – e costruire opportunità per il nostro territorio”. 

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