Il perito sarà nominato nel corso della prossima udienza prevista per il 24 gennaio 2015 e dovrà anche esprimersi da un punto di vista tecnico su un sito di stoccaggio di rifiuti non più utilizzato ma che per anni ha funzionato insieme a quello limitrofo di Mazzarrà Sant’Andrea, già posto sotto sequestro.
Tra gli indagati si contano sia amministratori pubblici, tecnici, geologi, che funzionari comunali e imprenditori del settore come Gisella Galante di Patti; il dirigente del comune di Messina, Francesco Aiello; Valerio Cigala, di Barcellona; Vincenzo Carditello, di Messina; Antonino Miloro e Antonino Conti, anche loro di Messinambiente; Giuseppe Aveni e Giuseppe Carmelo Sottile, vari sindaci del comune di Tripi; Orazio Nicosia della Giano Ambiente; Domenica Lauria, di Matera; Marilena Maccora, di Patti; l’architetto Vincenzo Schiera, di Palermo; l’imprenditore Michele Rotella, di Barcellona; Roberto Viani, di Sant’Agata Militello; l’ingegnere Salvatore Antonino Favosi, di Roccalumera.
Accusati di aver realizzato il secondo modulo della discarica in maniera irregolare, in un sito non a norma, hanno, per l’accusa, provocato il disastro ambientale della discarica, collassata. Ai dirigenti e tecnici pubblici viene invece contestata l’omissione di atti d’ufficio, per non aver controllato che i lavori fossero stati realizzati a dovere.