L’appello dell’imprenditore Malagrinò: “Occorre opporsi alla vendita sottocosto delle nostre clementine”

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Clementine“È inaccettabile la vera e propria svendita delle clementine di Corigliano, prezioso e prelibato frutto che in tutto il mondo ci invidiano per il suo gusto e il suo profumo, per le sue innumerevoli proprietà benefiche e per il suo multiforme utilizzo. Occorre opporsi a questa sorta di “liquidazione” in atto del prodotto, ad una vendita sottocosto capace di arrecare solo danni alla nostra già fragile economia, gravemente colpita dalla perdurante crisi”.

L’accorato appello al mondo dei produttori agrumicoli locali proviene direttamente da un esponente della categoria, il giovane imprenditore coriglianese Massimo Malagrinò. Il suo è un grido di dolore e di speranza insieme, unicamente mirato alla tutela delle clementine e rivolto all’intera categoria.

“I produttori agrumicoli devono comprendere che, per il bene di tutti e del prodotto anzitutto, si rende necessario preservare un adeguato prezzo. Quasi regalare, sottostimandole, le nostre clementine sui mercati di tutto il mondo fa sì che a risentirne sia in primis il prodotto stesso e poi l’intera economia del comparto. Occorre fare quadrato – dichiara Malagrinò – e pertanto opporsi alla vendita sottocosto delle clementine, perché dei prezzi al rincaro che poi si trovano sui grandi mercati non se ne avvantaggiano gli agricoltori, bensì solo gli utilizzatori finali. Tutto questo arreca un grave danno all’immagine del prodotto e agli sforzi di tutti noi operatori del settore, che tra mille sacrifici lavoriamo tutto l’anno per garantire la massima qualità. Il mio auspicio è che questo mio appello trovi un positivo riscontro nella categoria locale e che ci si impegni tutti insieme per rilanciare il prodotto delle clementine ad un adeguato prezzo sui mercati mondiali, per creare un giusto riequilibrio che da troppo tempo è invece assente”.

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