L’incontro ha avuto ad oggetto il “futuro” dei 37 lavoratori della società Terminal Tremestieri che, oggi si trovano in cassa integrazione e che rischiano seriamente la perdita del posto di lavoro atteso che, come sembra ormai chiaro, la società “Terminal Tremestieri” non parteciperà al bando per l’affidamento dei servizi di logistica all’interno del porto di Tremestieri che l’Autorità Portuale si appresta ad emanare. I sopraindicati sindacati – all’unisono con i rappresentanti politici presenti – hanno chiesto al Sindaco di farsi promotore presso l’Autorità Portuale dell’inserimento all’interno del prossimo bando di affidamento del “porto di Tremestieri” di una clausola di salvaguardia sociale piena con la quale impegnare chiunque diverrà concessionario della struttura portuale ad assumere per intero i 37 lavoratori attualmente in cassa integrazione e che da anni svolgono un servizio per il quale hanno maturato una specifica competenza.
Nel corso dell’incontro si è anche affrontato più in generale il tema della portualità e dai rappresentanti politici e sindacali è stata avanzata l’idea che sia direttamente il Comune (in proprio o tramite l’ATM in quanto società che gestisce la “mobilità”, o con una società all’uopo costituita) a gestire un’infrastruttura strategica per la Città quale è il porto di Tremestieri e ciò anche in linea con la dichiarata volontà di questa Amministrazione di occuparsi in prima persona del traghettamento sullo Stretto addirittura con la costituzione di una “flotta comunale”. Questa proposta, infatti, potrebbe rappresentare il primo tassello di un ragionamento più ampio da costruirsi.
Il Sindaco con riferimento alla prima proposta (inserimento di “clausola sociale piena”) ha fatto propria l’idea impegnandosi a chiedere già da oggi al Presidente dell’Autorità Portuale l’inserimento della clausola nell’emanando bando; con riferimento, invece, alla seconda proposta, il Sindaco, ha apprezzato l’idea e si è riservato un approfondimento con i suoi collaboratori.