Messina, il Comune di nuovo nei guai: “23 criticità” nel piano di riequilibrio, timori per i debiti fuori bilancio

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Il piano di riequilibrio continua a far discutere: nella giornata di ieri è arrivata da Roma, per l’esattezza dal Ministero dell’Interno, una mail ufficiale nella quale si chiedeva al Comune di Messina d’intervenire su 23 criticità. Una mail che rischia di capovolgere i piani dell’Amministrazione cittadina, redatti dal vice-sindaco Guido Signorino e dal segretario generale del Comune Antonio Le Donne. Il principale tasto dolente, ancora una volta, è il parametro 6, quello concernente le società partecipate, già contestato dal Collegio dei Revisori dei Conti. In tal senso il dicastero chiede urgentemente di fornire le tabelle e gli strumenti idonei a valutare la congruità del Piano. Forti timori sono poi espressi per i debiti fuori bilancio e per le passività potenziali: qui il Ministero avrebbe storto il naso a fronte del mero elenco fornito da Palazzo Zanca, pretendendo spiegazioni dettagliate dagli amministratori locali. Adesso Accorinti ha un mese di tempo per mettere nero su bianco le risposte ai rilievi, un mese per dimostrare che l’ente non è strutturalmente deficitario e per non vanificare il lavoro svolto sin qui.

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