Reggina abbandonata da tutti: solo 9 giocatori si presentano al Sant’Agata dopo le vacanze [FOTO]

StrettoWeb
di Lorenzo Vitto – In un Sant’Agata desolato la Reggina prosegue la preparazione in vista dell’ultima gara del girone di ritorno in programma il giorno dell’Epifania alle ore 20 con il Martina Franca al Granillo. Alberti vorrebbe provare schemi, curare i singoli reparti e provare la formazione da mandare in campo contro i pugliesi ma non è nelle condizioni di poterlo fare, poiché sono solamente 9 i calciatori che si sono presentati al raduno dopo le vacanze. Questo l’elenco: Kovacsik, Ungaro, Di Lorenzo, CamilleriKaragounis, Armellino, Masini, Viola e il giovane Salandria, a cui sono stati aggregati 6 giovanissimi della Berretti per dare un senso a questi allenamenti.
Un quadro tremendamente preoccupante, con il presidente Foti che dovrà affrontare la delicata situazione con i dissidenti e consegnare nelle prossime ore gli elementi utili per rinforzare la squadra come ha dichiarato. Intanto sul fronte mercato possiamo affermare che ieri la Reggina ha ricevuto i primi “no” dai vari procuratori interpellati dal club, senza passare neanche dalla volontà dei calciatori. E il Martina bussa alle porte, con una situazione di classifica drammatica, senza dimenticare tra meno di un mese il sentitissimo derby di Messina. Se poi in società pensano di poter mantenere la categoria con la finestra dei ripescaggi, è un’idea strampalata e lesiva nei confronti di chi ha sottoscritto l’abbonamento e verso l’intera città. La permanenza in Lega Pro bisognerà tentare di conquistarla sul campo senza adagiarsi sulle disgrazie altrui. L’azionariato popolare e il nuovo stadio di proprietà con la squadra con più di un piede in serie D, non sono argomenti che al momento interessino più di tanto il popolo amaranto. Sul fronte del cambio di proprietà o di futuri acquirenti interessati ad entrare nel club, è arrivato il momento da ambo le parti di fare chiarezza e non rimandare più questo fatidico incontro. Urge trovare soluzioni per riportare al Sant’Agata la gioia e la voglia di fare calcio che ormai non si vede da molto tempo. Questo l’odierno scenario sconcertante:
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