Reggio: cambio di orari per i treni della fascia ionica meridionale, monta la protesta dei pendolari

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trenitaliaI pendolari calabresi della fascia ionica meridionale hanno da poco appreso quale sarà il regalo di Natale che l’ex,per fortuna, assessore regionale ai trasporti Luigi Fedele ha riservato loro impacchettandolo negli ultimi giorni del suo governo”, scrive in una nota il Circolo Sinistra Ecologia e Libertà della Locride.

“Un governo regionale che s’è distinto per l’assoluta non curanza delle esigenze dei pendolari calabresi specie di quelli della fascia ionica meridionale come denunciato più volte dal Circolo di Sinistra Ecologia e Libertà della Locride.

Dal 15 dicembre, per una decisione presa da Fedele e da Trenitalia prima delle elezioni, verrà completamente stravolta la vita dei pendolari ionici in quanto oltre a scomparire quasi tutti i treni della sera e delle fasce orarie intermedie verranno ritardati quelli del mattino rendendoli completamente inutili per studenti, personale scolastico e chiunque abbia la necessità di essere nei pressi del posto di lavoro nei principali centri della Locride intorno alle 8.

Scompariranno, inoltre, molte fermate da alcuni treni che è vero sì che subiranno delle velocizzazioni di percorrenza totale, ma a discapito di popolosi centri come Bovalino e Soverato.

Al tempo stesso per chi dovrà recarsi a Reggio, Crotone, Catanzaro dalla Locride si prospettano ulteriori levatacce senza vantaggi sugli orari d’arrivo e nel caso di Crotone e Catanzaro verrà reso impossibile o troppo anticipato l’arrivo in tempi utili presso uffici regionali, statali ed universitari, cosa fino ad oggi resa possibile dai tre treni del mattino previsti in partenza prima delle 8.

Un altro colpo all’utenza verrà dato dalla cancellazione dei treni esistenti oltre le 18 il che significa in primis azzoppare studenti e lavoratori del settore privato con un drammatico aggravio di costi e il drastico taglio delle opportunità.
 
Unico segnale positovo è l’inedita istituzione di un paio corse veloci e dirette tra Sibari e Reggio Calabria in entrambe le direzioni e auspicate da tempo, ma non a discapito dell’intera e storica utenza pendolare jonica.

Questo è il regalo che il dermatologo taurense ha lasciato sulla pelle, forse per deformazione professionale, dei cittadini calabresi che per fortuna lo hanno bocciato alle ultime elezioni.

 Al nuovo governo Oliverio chiediamo di intervenire subito e con decisione sulla questione poiché il diritto alla mobilità è quasi sempre alla base,permettendone la fruizione, degli altri diritti fondamentali dei cittadini come la salute, l’istruzione, il lavoro.”

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