« Crediamo responsabilmente – afferma Paolo Cicciù, presidente provinciale del CSI – in questa che definiamo una “rivoluzione dolce”: bisogna permeare nella mentalità degli sportivi e spiegare loro che l’investimento migliore è quello nella prevenzione sanitaria e nella formazione adeguata e continua degli istruttori ».
Il CSI che prima ancora dell’emanazione della Legge Balduzzi ha lanciato i suoi corsi e la nascita dei “Punti Blu” per le struttura sportive sprovviste di defibrillatore, oggi punta decisamente sul binomio salute&sport, con particolare attenzione alla cardioprotezione in ambito sportivo. È previsto nei primi mesi del 2015 un training esclusivamente dedicato alle società sportive ed associazioni parrocchiali operanti nelle strutture gestite dal CSI, al fine di formare un intera classe dirigente non soltanto alla strumentazione tecnica, quanto ad una nuova cultura della prevenzione.
« Vogliamo sottolineare – conclude Cicciù – come questa iniziativa sia totalmente sostenuta dal cofinanziamento delle società sportive e degli iscritti ai corsi; dalla buona volontà del Comitato reggino e dalla sensibilità de “La Feluca”. Non abbiamo goduto di un euro di finanziamento pubblico, nonostante la nostra opera non sia legata al CSI, ma a tutto il mondo dello Sport ».
Per maggiori informazioni visitare il sito www.csireggiocalabria.it oppure la fan page facebook del CSI Reggio Calabria.#unosportchefabene