Come ogni anno la protagonista indiscussa delle azioni di sensibilizzazione e solidarietà promosse sarà la Pigotta con il “Laboratorio creativo itinerante” realizzato in collaborazione con la Fattoria urbana “Luna nuova”.
Alcune location individuate tra piazze, negozi o centri commerciali della nostra città, infatti, saranno teatro del progetto “una Pigotta adottata è una vita salvata” nell’ambito del quale adulti e bambini, con l’aiuto dei volontari Unicef e delle animatrici, potranno assemblare, creare, cucire e personalizzare la bambola di pezza la cui vendita negli anni ha contribuito a sostenere numerosi e significativi progetti umanitari e programmi sanitari nel mondo che riguardano la lotta alla mortalità infantile e materna nelle aree più disagiate, alcune delle quali scenari di guerra.
La prima tappa è fissata per questa domenica, 14 dicembre, presso Romeo Degustazione (via Foti discesa Salmoiraghi).
Seguiranno gli appuntamenti di mercoledì 17 dicembre al Brico Center e il 19 dicembre al Carrefour di Porto Bolaro.
Questi, dunque, i primi eventi fissati per il mese di dicembre nel corso dei quali poter adottare a Reggio Calabria le Pigotte Unicef e dove sarà possibile, grazie alla presenza degli animatori, creare un momento ludico. L’area “giocabimbi” e “truccabimbi”, il laboratorio e il gioco dei diritti dei bambini faranno da sfondo ad un pomeriggio di divertimento responsabile.
“I ricavati della vendita della Pigotta – spiega il referente provinciale Unicef Pietro Marino – consentono di effettuare interventi mirati che riducono il pericolo di mortalità fornendo il kit salvavita composto da vaccini, dosi di vitamina A, kit ostetrico per un parto sicuro, antibiotici e una zanzariera. La Pigotta ,va ricordato, non è altro che un elaborato finale di un articolato percorso sui temi dei diritti umani promossa dall’Unicef nelle scuole di ogni ordine e grado che si sviluppa attraverso differenti step, basati prevalentemente sul gioco, e i cui contenuti utilizzano come linee guida la Convenzione dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Sono anche gli alunni delle scuole che hanno aderito al progetto ad assemblare e cucire le bambole sotto la guida di esperti, animatori ed educatori che alternano didattica e divertimento”.