Ecco le pagelle dei giallorossi di Salernitana-Messina:
Iuliano, voto 6,5: Resiste alla capocciata sul palo nell’impresa di intercettare la perfetta conclusione di Bovo. Sul gol, appunto, non ha colpe. Nella ripresa si esalta a tu per tu con Calil.
Cane, voto 5: Dopo la buona prova contro il Benevento ci aspettavamo un “freccia-rossa” sulla corsia destra, ed invece abbiamo assistito alle fatiche di vecchio trenino regionale.
Silvestri, voto 6: Difficile fare la “guardia” al terzetto dell’attacco granata, lui, ci riesce senza troppi affanni.
E.Pepe, voto 5,5: Rientrato dal lungo infortunio palesa la sua difficoltà a trovare la migliore condizione. Ma come in passato l’aggressività è delle migliori prestazioni.
Stefani, voto 6,5: Sfiora il gol con un destro terribile dai 30 metri sugli sviluppi di un calcio di punizione, del resto tiene a bada l’atteso Gabionetta.
Donnarumma, voto 4,5: Ancora una volta tra i peggiori in campo. Sulla corsia di competenza non riesce praticamente mai ad essere incisivo in fase offensiva. La sua migliore azione, attaccare la profondità e scagliare un sinistro sballato da fuori area che termina nei gradoni in alto della Sud.
Bucolo, voto 7: Si sbatte come un dannato in mezzo al campo. Altra gran prestazione del numero 4 biancoscudato.
Damonte, voto 5,5: Determinante in fase di contenimento. Poco incisivo nell’impostare la manovra offensiva.
V.Pepe, voto 5: Ritorno poco esaltante da titolare per l’ex Avellino, che ricorda il motivo per il quale nelle ultime settimane al suo posto c’era Izzillo.
Orlando, voto 6: Ha avuto una sola occasione è la mancata probabilmente per mancanza di forza e lucidità. Lo scuseremo dato l’incredibile lavoro di corsa durante tutto il match.
Corona, voto 5,5: Non è la giornata di Re Giorgio. Perde palla più volte (vedere gol di Bovo) e quando nella ripresa la mette dentro il Sig. Prontera di Bologna decide
Grassadonia, voto 6: Con la rosa a sua disposizione perdere con il minimo scarto al cospetto della capolista è comunque un merito. Ma non riuscire mai a concludere a rete è problema assai grave, oltre che annoso.
Foto © Paolo Furrer.