Tassazione, fisco ed auto: l’autolesionismo continua

StrettoWeb

auto soldi1979. Ecco l’anno di riferimento per il mercato dell’auto odierno, secondo il presidente di Federauto Filippo Pavan Bernacchi, l’associazione dei concessionari.  E non è solo colpa della “crisi” generale che stiamo vivendo, ma è il frutto di una politica fiscale miope e vessatoria. Nonché di una legislazione incerta.

Ricordate i blitz di Cortina alle auto di “lusso”? Leggete in giro sul web nei vari forum i commenti degli appassionati riguard le proprie esperienze su strada con posti di blocco e controlli economici del territorio (anagrafica vetture di lusso GDF)?

Sicuramente qualche evasore paradossale è stato beccato. Ma non è certo così che si combatte il sommerso.

Semplicemente le persone, oneste o meno, si sono stancate di essere catalogate a priori come delinquenti ed è stato un boom di vendite all’estero. A prescindere se qualcuno avesse o meno da nascondere, semplicemente meglio evitare seccature (magari è una seccatura essere fermati ogni 5 minuti dopo aver sudato il proprio lavoro e le proprie tasse, e magari proprio in quel momento passa inosservato su un’utilitaria un delinquente o un vero evasore, ma meglio fermare la BMW o la Mercedes che sia…) o forse è meglio evitare errori, magari si potrebbe valutare in modo errato un reddito sbagliando come si sbaglia quando si chiede il bollo a chi lo ha già pagato, nell’era del digitale!!!

Risultato? Meno entrate statali. Meno vendite, meno riparazioni meno lavoro.

Superbollo. Superflop. Già all’alba successiva all’introduzione si poteva leggere sui forum della corsa alla vendita del proprio gioiellino. Come si fa a chiedere 1000-2000€ in più all’anno a chi tiene un’auto ferma in garage e la usa solo per il tempo libero o per i raduni? Se prima un’auto pagava per esempio 800€ di bollo annui, poi passati a 1800€ grazie al superbollo, adesso non paga nulla perché non è più nel territorio Italiano. Bravi, davvero.

Bollo auto. Tante parole, esenzioni, riduzioni, rimodulazioni….alla fine l’unica norma che resta in piedi è l’eliminazione dell’esenzione per le auto ultraventennali. Ennesima dimostrazione di uno stato che fa di tutta l’erba un fascio, è così difficile fare un elenco di auto soggette ad interesse collezionistico e verificarne l’uso e condizioni? No meglio mettere tutti sullo stesso livello. E far si che se prima un’auto ultraventennale pagava 28€ di tassa di circolazione, qualche tassa sull’assicurazione ridotta, ma comunque tanta manutenzione, adesso non pagherà più un centesimo perché già è in atto un movimento di esportazione all’estero o rinunce e rassegnazione alla rottamazione. Anche quì, bravi, davvero!!

Si vuol davvero combattere l’evasione e rendere il tutto più equo? Molte nazioni riscuotono il bollo sotto forma di accisa sui carburanti, più consumi più inquini più paghi. Come anche non paghi se non circoli e non usufruisci di strade pubbliche. Il tutto unito alla possibilità di detrarre in modo consono le spese quando l’auto va usata per lavoro e per forza di cose si consuma più carburante.

Motorizzazione e Pubblico Registro Automobilistico. Nessuna unione. La carta unica e quindi eliminazione di ipt e orpelli vari non finirà. E continuiamo a pagare 500-1000€ un passaggio di proprietà quando nel resto d’Europa non costa più di 100€. In Italia costa meno ritargare il mezzo, quindi con targhe nuove libretto nuovo cdp nuovo e identico aggiornamento nelle banche dati, costa un 150€. Invece per un passaggio incollare una striscia di carta, riemettere il cdp ed aggiornare il database costa molto di più, ma forse è perché è quì che si può far cassa.

RCA. Nulla di fatto in una vera rivoluzione dell’RCA, nessuna tariffa unica o più equa. Anzi si vocifera una discriminazione adottata dalle compagnie che penalizzano chi è nato all’estero. Bene.

Incentivi. Ma servono davvero? Saranno le mille euro di presunto sconto a far decollare le vendite? Se non c’è certezza legislativa, non interessano le 1000€ di sconto. Chi anni fa acquistò un’ Euro 4 (normativa antinquinamento) al tempo sbandierata come la più ecologica, oggi è quasi visto come un inquinatore di professione.  Eppure sono passati pochi anni. Quindi un’auto ecologica oggi tra 5 anni è un rudere da sostituire. Come se tutti possano farlo o vogliano farlo. Neanche ridurre il bollo per un tot. di anni dall’immatricolazione servirebbe a nulla, le 400-500€ di risparmio ulteriore si ottengono in concessionario comunque. Tanto magari poi cambia la legge e cambia tutto, come con il superbollo.

Meditate gente, meditate.

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