Teatro “V. Emanuele”, i sindacati: “ancora troppi biglietti omaggio”

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Le sigle sindacali Slc-Cgil, Uilcom-Uil e Fials, rappresentanti dei lavoratori del Teatro “Vittorio Emanuele” di Messina, denunciano ancora una volta la pratica di elargire una quantità eccessiva di biglietti omaggio per gli spettacoli. Questo si traduce ovviamente in un sensibile mancato incasso per il Teatro, già in serie difficoltà economiche e con i lavoratori in perenne stato d’agitazione da diversi mesi.

Ricorderanno tutti, addetti ai lavori ma anche cittadini ed opinione pubblica – si legge in una nota delle sigle sindacali -, quando giorno 16 maggio u.s., presso l’Hotel Royal Palace di Messina, queste OO.SS. hanno comunicato i dati, per gli anni 2009/2013, inerenti la gestione del Teatro Vittorio Emanuele di Messina. In particolare colpì l’attenzione,  l’abnorme numero di biglietti omaggio (22.000) erogati nel tempo ed il conseguente mancato incasso, calcolato per difetto,  che si aggirava sui €. 578.000,00.

Nei giorni successivi si completava il mosaico del gruppo dirigente del Vittorio e si avviavano le operatività gestionali ed organizzative di rito.

Non sono mancate, in questi mesi, le proteste delle Segreterie Territoriali di SLC-CGIL, UILCOM-UIL e FIALS, sui temi che riguardano la mancata interlocuzione con Presidente e Sovrintendente; la riapertura del teatro (del 25 settembre c.a.) senza la presenza delle storiche maestranze artistiche e tecniche, l’attivazione arbitraria ed unilaterale di percorsi di natura contrattuale da parte del Sovrintendente, e per ultimo il regolamento, varato il 30 ottobre con delibera nr. 33, che intenderebbe disciplinare i rapporti con professionisti esterni all’Ente, ma che di fatto penalizza professori d’orchestra, tecnici e sarte.

Nel frattempo viene varata la stagione artistica e stilato il cartellone unico per il 2014/2015. Successivamente è stata avviata, “in pompa magna”, la campagna abbonamenti.  Sovrintendente e Presidente, hanno pubblicamente affermato che “al teatro tutti dovranno pagare il biglietto: mai più accadrà quanto è successo in passato con l’utilizzo dei biglietti omaggio”. Tutto è accaduto alla presenza di testimonial politici ed istituzionali che non hanno fatto mancare il loro “supporto” all’amministrazione dell’Ente, spendendo parole di elogio e sottoscrivendo abbonamenti, nell’intento di rilanciare il Teatro di Messina.

Viene naturale interrogarsi su quali possano essere le reazioni di costoro, immaginiamo siano identiche alle nostre, nel verificare che anche questa nuova dirigenza del Teatro abbia iniziato ad operare come quella precedente, se non peggio, sul tema dei biglietti omaggio.

Questi i dati dello spettacolo “Dots lines and the cube” andato in scena nei giorni 04-05 (con due rappresentazioni) e 06 novembre 2014:

–        Totali spettatori nr. 221    (per un presumibile incasso di €. 5.525,00);

–        Biglietti venduti a prezzo intero nr. 21 dal costo di €. 25,00 (incasso €. 525,00);

–        Biglietti ridotti cortesia nr. 6 dal costo di €. 3,00 (incasso €. 18,00);

–        Biglietti ridotti del 20% nr. 7 dal costo di €. 20,00 (incasso €. 140,00);

–        Biglietti ridotti del 40% nr. 25 dal costo di €. 15,00 (incasso €. 375,00);

–        Biglietti ridotti emessi ad abbonati nr. 116 (incasso €. 1.370,00);

–        Biglietti OMAGGIO nr. 46 per un mancato incasso di €. 1.150.00.

Questi sono i freddi numeri che parlano da soli !

Se questo è il nuovo corso ed il modo corretto e trasparente di gestire il Vittorio Emanuele, allora siamo seriamente preoccupati sul futuro del Teatro e delle ripercussioni che questo sistema avrà sulle maestranze, sia esse in organico che esterne, oltre che sulla città.

Non vogliamo più ascoltare i proclami di facciata o le passerelle di politici ed istituzioni, affinché questi “nuovi Gattopardi” possano sedere sulle poltrone più alte del Vittorio Emanuele, per poi ricadere in una gestione clientelare finalizzata ai soli propri interessi di bottega.

Cosa faranno adesso il Presidente della Regione, L’Assessorato, il Sindaco, il Commissario della Provincia, gli Onorevoli messinesi alla regione, i politici ed i politicanti, così come tutti quelli che si sono esposti a sostegno di costoro? Quando vi è l’uomo giusto al posto giusto lo dicono i fatti! Questi oggettivamente, ad oggi, non ci sembrano tali“, conclude la nota.

 

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