Cofferati denuncia: primarie corrotte e si dimette [FOTO]

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Sulle primarie in Liguria stanno indagando anche il consiglio dei garanti e la procura antimafia, si teme un’elezione viziata da voti inquinati

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Sergio Cofferati si è dimesso dal ruolo di vice segretario del PD. La sua decisione è avvenuta a seguito della bufera scatenatasi alle primarie in Liguria per quanto riguarda l’elezione a suo parere irregolare della collega  Raffaella Paita con il  55% di voti.  Cofferati denuncia un’elezione viziata da dinamiche corrotte, con voti inquinati da un’influenza impropria del centro destra  e di un disinteressamento da parte del suo partito di tali scorrettezze. “Ho sperato che il mio partito intervenisse, ho tenuto informati quotidianamente sia Debora Serracchiani sia Guerini” dichiara Cofferati “ma non si sono mai preoccupati di intervenire per fermare la deriva. Qui siamo a 13 seggi in cui sono stati verificati atti fuori dalle regole e non si dice nulla”. Le sue calunnie nei riguardi del suo, a questo punto, ex partito sono avvalorate dal fatto che sia la procura antimafia sia il collegio dei garanti stia indagando sulla faccenda. Cofferati continua denunciando, in un un’intervista rilasciata al giornale Repubblica, la partecipazione attiva: “di certi fascistoni mai pentiti, e la presenza perfino di personaggi in odor di mafia ai gazebo e ai seggi”. La sua denuncia è rivolta anche al presidente del consiglio Matteo Renzi con l’accusa di aver saputo e di aver taciuto. Se Renzi in risposta a questa vicenda dichiara “la vicenda è chiusa, basta col tafazzismo”,  Nicola Fratoianni, coordinatore nazionale di Sel, interpellato al telefono dall’Ansa dichiara il suo sostegno a Cofferati.

La denuncia di Cofferati è utile a sgominare pratiche che all’interno della politica non dovrebbero esistere, ma a cui purtroppo ormai siamo abituati. Il problema è capire come mai il nostro Presidente del Consiglio abbia evitato di parlare della faccenda e quello che ci dovremmo chiedere è forse: “se Cofferati fosse stato eletto lui alle primarie con gli stessi «voti inquinati» di Raffaella Paita sarebbe oggi dimesso dal ruolo di vice segretario del PD?”. Si è sentito escluso e surclassato nel suo stesso partito e per questo ha dato le dimissioni, ne ha fatto insomma una questione personale, o avrebbe denunciato a priori anche se lui fosse stato il beneficiario dell’accaduto?

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