Successivamente è stata la volta del tecnico, che ha mostrato grande ambizione e voglia di vincere: motivazioni che lo hanno convinto a sposare in pieno il progetto del presidente Grasso. “Sono qui per cercare di fare bene. A me è sempre piaciuto sognare, qui ho iniziato come calciatore, mi son formato come uomo, sento questa maglia tatuata addosso. Non sono venuto qui per assicurarmi lo stipendio, ma per cercare di puntare a fare il massimo in questi tre mesi da qui alla fine del campionato. La mia idea è quella di guadagnarmi la stima di tutti e migliorare la squadra, cercando di crescere assieme, aprendo un ciclo. Il mio sogno è portare, nel breve-medio tempo, l’Igea in serie D.
Rispondendo alle varie domande dei giornalisti presenti, Raffaele si è anche soffermato sulla situazione attuale della squadra “Sicuramente è un periodo dove la squadra ha vinto poco, vi è un po’ di paura. Questa è una squadra giovane, dunque un pochino si risente di tale situazione. Io aspetto i rientri di Frassica, Isgrò, Di Stefano e Crinò, anche se non dobbiamo negare che dei limiti in organico ci sono. Qualche juniores ci serve sicuramente”.
Sulla sfida che attende domani l’Igea, il neo tecnico si è dimostrato categorico. “Domani contro il Modica dovrà essere una battaglia. I giocatori devono dimostrare massimo impegno. Con me si sputa sangue, non amo prime donne o signorine“.
Intanto giungono brutte notizie per l’attaccante Filippo Crinò. Gli accertamenti medici effettuati nei giorni scorsi, hanno evidenziato la rottura del menisco e l’allungamento del crociato. Il giocatore pertanto sarà costretto ad uno stop più o meno lungo.
Nelle prossime ore la società dovrebbe ufficializzare l’ingaggio della punta Giovanni Pino, classe ’94, ex Città di Messina, Hinterreggio e Pro Favara. Non è da escludere una convocazione in extremis per la gara di domani contro il Modica.