Messina, Accorinti contro la “stampa prostituta”: dalla libreria Feltrinelli il primo attacco del Sindaco

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La prima offensiva, in ordine di tempo, contro la stampa cittadina, Renato Accorinti l’ha sferrata dalla libreria Feltrinelli, il 7 gennaio di quest’anno. Intervenendo nel corso di un incontro pubblico, innanzi a Nuccio Anselmo (già giornalista della Gazzetta del Sud), il sindaco ebbe a dire: “Ci sono parte della stampa prostituta peggio di come si diceva della Chiesa… che ci mettono i bastoni tra le ruote ogni momento…vanno a parlare, fanno finta di fare i giornalisti alcuni, che sono invece sono al soldo e al servizio di qualcuno…“.

Immediata è scattata la polemica, vieppiù dopo i chiarimenti fra Amministrazione e Ordine nelle settimane passate. In tal senso una nota di biasimo è arrivata dal Pdr cittadino, che ha stigmatizzato le parole di Accorinti. Il partito di Beppe Picciolo, parafrasando Lippman, ha così espresso solidarietà al mondo dell’informazione:  “La libertà di stampa non è un privilegio, ma una necessità organica all’interno di una grande società. Senza critiche e articoli affidabili e intelligenti, il governo non può governare. Poiché non c’è altro modo adeguato per mantenersi informati su ciò che la gente del paese sta pensando e facendo e volendo“.

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