Messina, dieci anni di Festival Pub Italia: quanti big? Da Marco Carta a Massimo Di Cataldo

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L’assessore alla cultura, Tonino Perna, lunedì 12, alle ore 11, nel corso di una conferenza stampa che si terrà nella Sala 70 del Palacultura, presenterà Festival Pub Italia, che al traguardo del decimo anniversario offre, per questa edizione, uno spettacolo che andrà in scena da mercoledì 14 a sabato 17 in diretta televisiva, con momenti di teatro, grandi nomi e giovani talenti. La conduzione è affidata a una della voci più amate che rappresentano la storia della radio Awana Gana ed è prevista la partecipazione musicale di Marco Carta, Franco Fasano, Goran Kuzminac, Paky dei Nuovi Angeli, Joe Amoruso, Ugo Mazzei, Gino Accardo, Massimo Luca, Massimo Di Cataldo, Marcos Vinicius, Rocco Barbaro e del mago Scimemi, con la sua incomprensibile prestidigitazione. In programma Chez Pub Italia, luogo di incontri per interviste, letteratura, musica, presentazione di nuovi progetti, spazio a grandi artisti e giovani emergenti, che occuperà uno dei tanti angoli del Palacultura, dove Dario Salvatori, noto musicologo italiano, farà gli onori di casa presentando l’opera enciclopedica “ Il Salvatori 2015”,  una sorta di “ bibbia della canzone” dagli albori ai nostri giorni. Anche quest’anno, inoltre, una presenza storica, quella di Paky Arcella, conduttore dei collegamenti tv paralleli al Festival sul palco, durante i quali farà simpatiche incursioni fra personaggi e back-stage, coadiuvato da Anita Madaluni, addetto stampa e portavoce dell’evento, che ne curerà gli aspetti più strettamente giornalistici. L’overture teatrale di “Quann’è sera”, in scena mercoledì 14, vedrà protagonisti Gino Accardo, alla chitarra, e l’attrice Giusy Venuti; seguirà la tre giorni totalmente musicale, dal 15 al 17, sempre alle ore 21, orario categorico, soprattutto per l’inizio della diretta televisiva. Quest’anno anche la RAI dedicherà uno speciale alla kermesse, con un servizio ad hoc per il seguitissimo programma “TG2 STORIE”, per raccontare l’esperienza originale di Franco Arcoraci, patron del Festival, che, quindici anni fa, decise di dedicarsi a una missione parallela a quella di poliziotto, sua professione nella vita, portando il meglio della musica giovanile fuori dai pub, su un palco di grande risonanza.

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