L’ennesima proroga: il Piano di Riequilibrio varato dall’Amministrazione Accorinti non ha ancora ricevuto il benestare dei revisori e non è stato sottoposto al vaglio delle circoscrizioni. La scadenza prevista per oggi slitta perciò nuovamente, sebbene il segretario generale del Comune – Antonio Le Donne – abbia teso a tranquillizzare gli animi, evidenziando come il termine non fosse ultimativo. E se da un lato il Pdr ha espresso tutte le proprie riserve sulle variazioni poste in essere, chiedendo chiarezza agli esponenti della Giunta, dall’altro il Pd, nelle persone di Santalco e David, va verso l’astensione. Essi, infatti, hanno così sintetizzato i propri dubbi: “Ravvisiamo una sufficienza di impostazione che non consentirà di esprimersi favorevolmente tra l’altro residuando quell’amletico dubbio sul parametro 6 e su altre questioni che saranno dettagliate nel dibattito (essendo il nostro un voto politico sul metodo e tecnico sul merito). Probabilmente il termine di trenta giorni non ha carattere perentorio. Speriamo. In ogni caso, stante un impianto niente affatto convincente alla luce di quanto va e andrà emergendo, anticipiamo l’intenzione di astenersi“.
Messina, manca il parere dei revisori: sul Piano di Riequilibrio il Pd verso l’astensione
