Messina, nuova corsa contro il tempo: Gennaio decisivo per il Piano di Riequilibrio

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C’è una nuova scadenza per l’Amministrazione Accorinti: entro il 29 gennaio l’assessore al Bilancio, Guido Signorino, dovrà rispondere ai rilievi mossi dal Ministero dell’Interno sulle 23 criticità riscontrate nel Piano di Riequilibrio decennale. Di più: il Collegio dei Revisori ha ulteriormente ristretto i tempi, volendo analizzare le risposte di Palazzo Zanca con almeno 9 giorni d’anticipo rispetto alla scadenza. Se il segretario generale, Antonio Le Donne, esprime ottimismo, d’altra parte si registra lo scetticismo della classe politica e dell’associazione Labdem. Questa, tramite il proprio coordinatore regionale Francesco Barbalace ed il responsabile provinciale Giuseppe Fera, ha invitato il presidente del Consiglio Comunale a convocare un confronto pubblico sul tema. “Al di là di ottimistiche dichiarazioni la situazione economico finanziaria del Comune è sull’orlo del baratro – evidenziano i Labdem – e la decisione adottata dal Consiglio Comunale con una variegata maggioranza non può sollevare l’amministrazione dall’obbligo politico, istituzionale e giuridico di chiarire pubblicamente i termini dei puntuali rilievi avanzati in merito al piano pluriennale di riequilibrio nella relazione della Direzione Centrale della Finanza Locale presso il ministero dell’Interno, ed ancor prima dalla Corte dei Conti nonché le motivazioni tecnico giuridiche con le quali tali obiezioni si intendono superare per l’accoglimento del piano di riequilibrio“.

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