Messina, il Piano di Riequilibrio? Secondo Signorino è un’opportunità per la crescita

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guido signorinoIl Piano di Riequilibrio è come il buon vino: col passare del tempo migliora. Lo ha fatto presente il vice-sindaco, Guido Signorino, evidenziando come il progetto varato dalla Giunta sia “ancora più robusto, sostenibile e credibile” rispetto alla prima stesura.

Gli elementi nuovi riguardano: 1) la durata del piano e il connesso incremento di risorse disponibili; 2) la possibilità di utilizzare le risorse pubbliche per il soddisfacimento immediato dei crediti; 3) l’evoluzione di una parte del contenzioso in direzione favorevole all’Amministrazione. Al netto della situazione, l’Ente afferma di avere maggiori risorse con minor assorbimento potenziale.

Se il Collegio dei revisori e lo Stato non dovessero sollevare nuove particolari obiezioni, Palazzo Zanca dovrebbe quindi sanare la propria posizione debitoria coi piccoli creditori, circa 13.000 soggetti, in un brevissimo lasso temporale.

Soddisfazione trapela dal Comune, laddove in particolare si rimarca l’obiettivo raggiunto: aver onorato gli impegni assunti, con 3,5 di euro di entrate dal contrasto all’evasione e 3,5 milioni di risparmio sulla bolletta dei consumi energetici.

L’aver coniugato in questo periodo da parte dell’amministrazione un’azione politica positiva di modifica della normativa nazionale sul ‘predissesto’ con l’avvio di una credibile ed equa sostenibilità del bilancio ha modificato il piano di riequilibrio da strumento di pura austerità e rigore ad elemento di opportunità per il sostegno al rilancio dell’economia cittadina” ha concluso Signorino tirando le fila.

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