Messina, quote rosa: la Giunta rischia l’azzeramento. Ed il Consiglio sferra l’attacco sull’ufficio strategico per la programmazione Ue

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renato accorinti 2Prima il monito dei Verdi, poi la sfida di Tinaglia, infine la diffida della Cisl: è stata una giornata convulsa quella del sindaco Renato Accorinti, rasserenato dalla sentenza della Corte di Giustizia Amministrativa.

Da un lato le sfide politiche lanciate dai movimenti, quegli stessi movimenti delusi dalla promessa di un cambiamento che tarda ad avverarsi, dall’altro il ventilato azzeramento cui rischia di andare incontro l’Amministrazione cittadina. Un’ipotesi niente affatto remota, se è vero che la Giunta non rispetta le quote rosa.

La denuncia arriva da Mariella Crisafulli, esponente del sindacato guidato da Tonino Genovese, solerte nel criticare la compagine governativa, a suo giudizio rea di violare la normativa a tutela della rappresentanza di genere. E mentre Accorinti riflette sui rilievi mossi, anche in previsione del rimpasto ormai annunciato, dal Consiglio piovono critiche circa lo smantellamento dell’ufficio strategico per la programmazione UE.

aula palazzo zancaLe accuse vengono da diversi esponenti – Faranda, Adamo, Interdonato, Perrone, Gioveni – uniti nella difesa di quello che viene definito un fiore all’occhiello di Palazzo Zanca. “Il suddetto ufficio – notano gli esponenti del consesso civico – rispondeva a precise normative comunitarie ed era adibito alla programmazione di azioni multisettoriali nonché rispondeva alla richiesta di nuove competenze e conoscenze per la partecipazione ai diversi bandi nazionali e comunitari affrontando, con competenza, le innovazioni imposte dai nuovi programmi di riqualificazione urbana e sviluppo sostenibile“.

Da qui la richiesta di ripristino del suddetto ufficio, “onde evitare di disperdere professionalità ed esperienza“.

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