Messina-Reggina, -2 al derby. San Filippo già da record, a Reggio il tam-tam “buddace chi molla”

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C’è grande attesa sulle due sponde dello Stretto, domenica sarà il giorno di Messina-Reggina: si respira aria di derby nelle due città, tutti ne parlano, tutti aspettano con impazienza il match, tutti vogliono vincere. Al momento le due squadre non stanno vivendo il miglior periodo della propria storia: il Messina dopo il fallimento sta piano piano ricostruendo, nella scorsa stagione è stato protagonista di un grande girone di ritorno culminato con la promozione nella Lega Pro, la seconda consecutiva dopo quella dai Dilettanti dove i biancoscudati hanno trascorso 5 anni d’inferno, ma adesso si trova in zona playout e deve evitare di ritornarci, nell’inferno della serie D. La Reggina in piena crisi è tornata proprio quest’anno in Lega Pro dopo 19 lunghe stagioni tra A e B, con un’amara retrocessione nell’anno del Centenario: ultima in classifica anche adesso, il Presidente Foti ha riportato tre grandi ex come Belardi, Aronica e Cirillo per salvare la squadra, una rincorsa che sembra disperata ma la storia insegna che quando c’è la Reggina di mezzo anche le imprese che sembrano impossibili possono diventare realtà.

Dopo il disastro del 2014, gli amaranto hanno iniziato nel modo migliore l’anno nuovo: tre infatti i risultati consecutivi nelle ultime tre partite, prima la vittoria contro il Martina e poi i pareggi importanti maturati contro Casertana e Paganese. La Reggina ha bisogno di calciatori innamorati di questa maglia: è bastato l’arrivo di tre colonne come Belardi, Aronica e Cirillo per riportare l’entusiasmo nella tifoseria. Fino alla partita con la Paganese la maggior parte dei sostenitori disertavano lo stadio: non volevano essere rappresentati da calciatori che non mettevano il massimo impegno in campo. Visti i risultati negativi la società ha deciso di lanciare dei giovani con voglia fare bene e attaccamento alla maglia: è questo lo spirito che il tifoso della Reggina vuole vedere in campo e che ha spinto il tifo organizzato a sostenere nuovamente la propria squadra.

Adesso il derby, la partita più importante dell’anno: i tifosi amaranto hanno risposto presente all’appello della gradinata est ‘invadiamo Messina’ acquistando al momento 410 biglietti, mentre sono 3.100 quelli venduti ai tifosi siciliani (dati ufficiali aggiornati alle 11:30 di stamattina e forniti dalla società messinese). Lo stadio San Filippo può contenere circa 40.000 spettatori, ma in questa stagione per motivi organizzativi il Messina ha deciso di limitare la capienza massima solo a 6.900 spettatori, compresi gli 800 del settore ospiti. Difficile che ci sia il “tutto esaurito”, ma in molti stanno aspettando domani, sabato 24 e vigilia del derby, per acquistare il biglietto. Si potrebbe quindi superare quota 5.000 spettatori, di cui verosimilmente 600700 potrebbero essere reggini. Nulla a che vedere con la gara del girone d’andata, quando al Granillo di Reggio ci fu il pienone con 10.000 spettatori, di cui circa 850 ospiti messinesi. Ma era inizio stagione, la Reggina si presentava a quella partita da prima in classifica e le aspettative erano differenti da entrambe le sponde. Dopotutto per quest’anno al San Filippo è già record: il numero più alto di spettatori nelle partite casalinghe di quest’anno del Messina è stato di 3.000 tifosi sugli spalti, nella partita contro il Catanzaro. La media è di 2.160 spettatori in 11 partite, ma stavolta c’è il derby dello Stretto e sarà tutta un’altra storia. 

Reggio, intanto, è tappezzata da numerosi striscioni: “Reggina vinci il derby”, “Buddace chi molla”,”I padroni dello Stretto siamo noi”. I tifosi si danno la carica sui social network e a due giorni da domenica in riva allo Stretto è già derby-mania.

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