Da qui l’attacco ai critici: “Chi parla di ritardi nella presentazione del documento contabile somiglia un po’ ad Alice nel Paese delle Meraviglie. Sembra aver dimenticato ciò che in prima persona ha vissuto nei mesi scorsi. La tempistica è stata dettata dalla necessità di definire preventivamente il piano di riequilibrio, senza il quale non si poteva stabilire quanto destinare ai debiti del Comune per il 2014. Subito dopo si è dovuto affrontare il nodo dei servizi sociali, per i quali l’annullamento del previsto finanziamento nella TASI aveva determinato la necessità di individuare risorse aggiuntive. Circa due mesi di intensissimo lavoro che si innestava in una contabilità per tre quarti assorbita da impegni già effettuati in base alle maggiori risorse dell’anno precedente e falcidiata dalle riduzioni di trasferimenti. D’altronde, lo schema di bilancio è stato recapitato al Consiglio non a fine anno, ma il giorno stesso della sua approvazione in Giunta: il 29 novembre“.
Infine le conclusioni: “Nel lavoro condiviso col Consiglio, il bilancio approvato consente di realizzare interventi e investimenti, creerà occasioni di lavoro, di sostenere l’imprenditoria giovanile, di introdurre elementi di innovazione ed efficienza nella macchina comunale. In particolare: garantisce i servizi ai cittadini, porta ad oltre 2 milioni (moltiplicando per 10 la dotazione ereditata al momento del nostro insediamento) il totale degli investimenti nella manutenzione delle strade, stanzia per la prima volta importi significativi (1.800.000 Euro) per interventi di prevenzione del rischio idrogeologico e di protezione civile, recupera le risorse per il cofinanziamento dei tetti fotovoltaici (evitando la perdita del cofinanziamento), avvia innovazioni gestionali per l’Ente, sostiene gli interventi nel campo culturale, supporta lo sviluppo del trasporto pubblico locale con l’extra-investimento previsto nel piano di riequilibrio (anche se dovranno cercarsi adesso risorse aggiuntive per recuperare la disastrosa cancellazione dei fondi PAC operata dal Governo), consente il completamento della ciclabilità della città, assorbe la transazione dell’anno scorso sui consumi elettrici con la conseguente fuoriuscita dal mercato di salvaguardia, ancora sul fronte energetico stanzia risorse per il rinnovo delle infrastrutture in tre villaggi (Rodia, S. Saba, Larderia) e al centro (attorno Piazza Cairoli), prevede nel pluriennale uno stanziamento piccolo ma significativo a supporto del microcredito per le imprese giovanili: 75.000 Euro che si moltiplicano per sei con l’intervento dell’ente finanziatore. Si introducono inoltre le risorse per la sicurezza sui luoghi di lavoro e per la formazione dei dipendenti, premessa per una maggiore efficienza e per l’avvio di credibili incentivi al merito, uscendo dalla logica delle prebende universali a pioggia. Oltre 18 milioni di Euro sono destinati al rispetto della prima annualità del piano di riequilibrio: un obiettivo fondamentale per garantire a questo strumento credibilità. Questo bilancio costituisce, come è stato detto, il giro di boa che potrà riavviare l’economia in città. Adesso lavoriamo per sostenere e rafforzare il piano di riequilibrio. Nell’interlocuzione che si dovrà chiudere in gennaio, il Ministero dovrà anche chiarire attraverso quali passaggi si potranno introdurre nel piano le innovazioni normative sui fondi del DL 174/2012 che (dietro le opportune transazioni) ci consentono di chiudere l’esposizione debitoria censita dell’Ente ed immettere nel circuito economico cittadino liquidità per 50-60 milioni. Attraverso questi passaggi, bilancio e piano di riequilibrio possono consentirci, sotto il profilo economico, di fare del 2015 l’anno della ‘ripartenza’ per Messina“.