MessinAmbiente, l’impietosa relazione di Ciacci: “ecco da dove siamo partiti”

StrettoWeb

Uno sperpero di risorse che va avanti da anni, con una società in liquidazione chiamata a gestire il servizio rifiuti di una città grande e importante come Messina: non usa mezzi termini, nella sua relazione semestrale, il commissario liquidatore Alessio Ciacci, evidenziando le criticità legate alla società partecipata e l’impegno profuso da Comune e Ato3 per azzoppare MessinAmbiente.

Di là dal deficit, infatti, i problemi sono strutturali: servizio insufficiente, assenza d’investimenti, dispersione o distruzione del patrimonio e noncuranza nei confronti dei fornitori o dei dipendenti. Cause che hanno una triplice matrice. Esistono, secondo Ciacci, ragioni certamente economiche, poiché è nota la situazione in cui versano le casse di Palazzo Zanca; però ci sono anche problemi amministrativi, di coordinamento, e politici. Come altro spiegare la decisione di costituire l’Ato salvo non aggiungere i costi dell’operazione al ciclo dei rifiuti? E’ stato, insomma, un danno perpetrato a cadenza regolare.

Da qui la conclusione che Ciacci affida alle colonne del suo “Diario”: “Questa Relazione vuole essere uno strumento di trasparenza per indicare da dove siamo partiti e che cosa Messinambiente è riuscita a fare in questi primi mesi, rivoluzionando completamente la propria organizzazione e iniziando a costruire cambiamenti importanti sui propri servizi. Sono questi solo risultati iniziali di un percorso dove ancora moltissimo è in costruzione ma che i cambiamenti etici e strutturali concretizzati permetteranno di continuare verso gli altri traguardi con ancora più forza e partecipazione. Messinambiente è un’azienda totalmente pubblica e di conseguenza pagata dai cittadini, la cittadinanza è dunque la proprietà dell’azienda. Proprio per questo entro le prossime settimane vogliamo organizzare uno specifico evento pubblico per dare il via all’Assemblea dei pubblici proprietari in cui chiunque possa sentirsi partecipe di questo percorso di difficile ma importante cambiamento che vuole lasciarsi alle spalle le emergenze e costruire un percorso positivo nella gestione dei rifiuti in città”.

Condividi