Protesta all’Unical: il Consorzio blocca i mezzi Amaco, disagi per gli studenti [FOTO]

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Universitari e cittadini bloccati per una protesta dei mezzi Amaco all’Unical, il prezzo dei biglietti grava troppo sulle tasche degli studenti

Sarebbe dovuto essere un taglio di nastro importante quello di oggi per gli studenti dell’ Unical e un motivo di vanto di “buona amministrazione” da parte dei poteri dominanti, e invece si sta rivelando una vera défaillance non solo per gli universitari, ma per tutta la cittadinanza, che si è ritrovata ad essere paralizzata da una protesta che da stamane si sta diramando nella zona universitaria. Era da tempo che gli studenti si lamentavano del servizio troppo “oneroso” e poco “onorevole” dei trasporti pubblici, con annessi orari poco agevoli, che conducevano i pendolari da Cosenza all’ Università  della Calabria.
Un prezzo di biglietto che gravava troppo sulle tasche degli universitari tanto da arrivare addirittura a toccare la “modica” cifra di 2.70 € circa giornalieri per una corsa andata e ritorno. Dopo tanti malcontenti e disapprovazioni, il sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto, aveva deciso di frenare i malumori dei suoi cittadini, elargendo un servizio più accomodante per i viaggiatori previsto proprio da oggi in poi. Infatti le amministrazioni comunali di Cosenza, Rende, e lo stesso Ateneo, tempo fa, si erano accordate di prestare un nuovo servizio di trasporto promosso dai mezzi Amaco , la “circolare veloce rossa Cosenza-Rende-Unical” concernente tutto il tratto stradale delle aree urbane; ma qualcosa è andato storto. Due autobus del Consorzio autolinee, che finora hanno gestito il servizio di collegamento da Cosenza all’ Ateneo, hanno intralciato e impedito la circolazione delle strade che conducono all’ Università bloccando i pullman Amaco che non hanno potuto portare a destinazione, e all’orario previsto, i passeggeri, provocando spiacevoli ritardi agli stessi. Un servizio che si è prontamente trasformato in un disservizio per studenti, professori e pendolari che si sono trovati costretti a scendere dai mezzi. Sul posto sono subito intervenute le forze dell’ordine che hanno cercato di arginare la protesta, che ovviamente non si stava nemmeno compiendo in linea alle norme esistenti da rispettare in questi casi.
È intervenuto anche il Presidente del Consorzio, Carlo Magno, che ha subito esordito: “il servizio della Circolare veloce rossa è abusivo e crea un grave danno alla nostra azienda“, altri responsabili hanno detto “si è creato un ingorgo, perché loro non sono autorizzati a fare questa tratta!”  Insomma uno spinoso rompicapo non facilmente gestibile, che vedrà Occhiuto costretto a scendere in campo e sciogliere l’aggrovigliata matassa per chiarire l’increscioso equivoco e riportare la situazione alla normalità così da garantire un trasporto sicuro e quantomeno efficiente ai cosentini.

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