Dopo lunghi periodi di attese ed estenuanti indugi anche la Calabria si conforma alle altre regioni d’Italia e proprio oggi la città di Cosenza si è inchinata di fronte al buon gusto e alle imperdibili occasioni all’ultimo grido , cedendo il passo allo shopping sfrenato e al piacere degli acquisti. Stamane, le principali strade dello shopping cosentino strabordavano di passanti e compratori e già sulle scintillanti vetrine di Corso Mazzini sono apparse le prime scritte dei saldi invernali che arrivavano fino al 50%, raggiungendo ,in alcuni casi, persino il 70%. Una giornata di sole che ha aiutato e reso particolarmente redditizie le vendite dei commercianti che hanno tirato un sospiro di sollievo ritenendosi alquanto soddisfatti dell’incredibile affluenza dei clienti nei loro negozi, registrata, in particolar modo, nei centri commerciali già nelle prime ore del mattino. Probabilmente però il fremito della giornata odierna è stato soltanto un increscioso abbaglio del tutto poco veritiero : purtroppo non fanno ben sperare i dati a dir poco amari riportati dall’ Adusbef e dalla Federconsumatori, che prevedono un calo di vendite del 5,6% rispetto all’anno scorso; si stima che solo il 36,6% delle famiglie italiane, reduci da Imu e Tasi pagate nel mese di dicembre, spenderà qualche soldo in più in occasione dei saldi, e invece alle restanti famiglie toccherà subire la spiacevole pena di poter soltanto ammirare la merce esposta, rimanendo però a bocca asciutta.
Ovviamente è anche in questi casi che bisogna stare allerta e prestare la massima attenzione per non cadere nelle trappole tese da astuti negozianti che vogliono raggirare, con una certa faciloneria, i compratori più distratti: soventi sono i casi in cui le cifre scontate in realtà non sono altro che i prezzi originari dei capi, dunque lo sconto è del tutto fasullo o addirittura la percentuale riabbassata del costo non coincide perfettamente con il prezzo esposto. Inoltre bisogna anche assicurarsi che i capi posti in saldo devono essere realmente di fine stagione e non merce avanzata dai retromagazzini dei negozi. C’è addirittura chi suggerisce di diffidare dalla merce scontata oltre il 50%, in quanto spesso molti capi che riportano una grossa percentuale di sconto, in realtà non sono altro che sintomo di scarsa qualità della merce esposta e pronta alla vendita, che probabilmente non è neanche nuova. Proprio per questo, il miglior consiglio da seguire è quello di valutare attentamente la qualità del capo leggendo accuratamente la descrizione della merce riportata sulle etichette; prima di farsi sedurre dall’”amabile” prezzo scontato che solletica il nostro portafogli, in effetti, sarebbe consigliabile recarsi specificatamente in negozi di fiducia. Ultimo monito, non di poco conto, è quello di conservare sempre lo scontrino della merce acquistata, cosicché si possa cambiare il prodotto comprato: non tutti sanno che è una leggenda metropolitana credere che la merce scontata non si possa cambiare, anzi, addirittura si hanno due mesi di tempo, non solo 8 giorni, per richiedere un eventuale cambio, e qualora il prodotto comprato fosse terminato e si avesse la comprovata impossibilità di richiedere l’imminente sostituzione, si può perfino esigere la totale restituzione dei soldi. Insomma i saldi , come di consueto, fanno gola a molti, ma bisogna prestare la massima attenzione per non subire sgradevoli inganni, perché spesso la convenienza ha un rapporto a dir poco stridente con la qualità.