Reggina, Cirillo a StrettoWeb: “non posso dire di no, con Belardi faremo di tutto per rialzarci”

StrettoWeb

reggina cirillo belardidi Lorenzo Vitto – Sta arrivando dalla Grecia a Reggio Calabria Bruno Cirillo, difensore 37enne con la Reggina nel cuore: dovrebbe essere lui il primo acquisto degli amaranto nel mercato mai così tanto “di riparazione” invernale in quest’inizio 2015, alla disperata ricerca degli elementi che possano consentire alla squadra di evitare la retrocessione in serie D. Raggiunto telefonicamente dai microfoni di StrettoWeb, Cirillo ha già confermato il suo ritorno in amaranto 5 anni dopo l’ultima volta: “non posso dire di no, vedere la Reggina ultima in classifica in Lega Pro fa molto male. Ci dobbiamo risollevare e sono convinto che ci riusciremo“. Atteso per domani al Sant’Agata l’incontro decisivo con il Presidente Foti.

Elena AsimakopoulouCirillo vive ad Atene dove è sposato con la bellissima Elena Asimakopoulou, modella e attrice molto famosa nel Paese ellenico, da cui ha avuto una figlia, Mariarosaria. Il calciatore ha vissuto stagioni straordinarie da vero VIP di primissimo piano in Grecia prima nell’AEK Atene e poi nel PAOK Salonicco, con i riflettori puntati addosso sia per quanto faceva in campo che per la love-story con una delle showgirl più conosciute e amate dai greci. Adesso ha appena concluso la sua esperienza indiana nel Pune City di Franco Colomba, dove ha giocato insieme ad Emanuele Belardi. Un destino incrociato quello di Cirillo e Belardi: entrambi 37 anni, entrambi nati in Campania (Cirillo è di Castellammare di Stabia, Belardi di Eboli), entrambi lanciati dalla Reggina nel mondo del calcio, adesso sono chiamati in causa dal presidente Foti per dare una mano a quella che è stata la loro “casa” calcistica e rispondono di si. “Insieme a Belardi faremo di tutto per tirare fuori la squadra da questa situazione“, ha detto ancora Cirillo ai nostri microfoni. La Reggina gli ha dato tanto, li ha lanciati nel calcio che conta, gli ha regalato una carriera importante e prestigiosa. Adesso gli chiede una mano, e loro rispondono “presente”. Non tornano a Reggio per soldi, ma solo per cuore. “Ho finito la mia esperienza in India – conferma Cirilloe adesso sono svincolato, posso andare ovunque. E a Reggio torno volentieri“.

fotiSiamo sempre stati contrari al ritorno in amaranto di calciatori a fine carriera, ma in questo caso riteniamo sia la scelta migliore innanzitutto per la caratura morale degli elementi in questione. Si tratta di due ragazzi che amano veramente tantissimo la Reggina e sono disposti a fare sacrifici per questa maglia. Abbiamo inoltre sottolineato più volte negli ultimi mesi, che questa squadra pur possedendo qualche qualità manca di provata esperienza.  E’ l’organico più giovane del campionato ed ha assolutamente bisogno di elementi esperti, che la tengano a galla nei momenti difficili in campo e fuori, che sappiano guidare lo spogliatoio e dare una mano a mister Alberti nel difficile compito di rialzare la squadra. Non sono e non saranno certo gli unici acquisti, arriveranno almeno due attaccanti e due centrocampisti.

Alberti RegginaIl ritorno “a scatola chiusa” di Cirillo e Belardi, dimostra cos’è e cosa significa la Reggina, una società che è sempre in grado di pescare nel proprio passato perchè ha saputo dare tanto sia dal punto di vista umano, che dal punto di vista professionale. Piuttosto l’arrivo di altri due uomini così tanto legati al Presidente Foti, dopo Giacchetta, Cerantola e Alberti, allontana ulteriormente il cambio di società e conferma quello che su StrettoWeb scriviamo da tempo, cioè che non esiste alcuna fantomatica cordata pronta a rilevare il club, che ci sono soltanto degli imprenditori, contattati dallo stesso Foti, disponibili ad aiutarlo ed eventualmente anche a sostituirlo nel ruolo di Presidente ma soltanto con il passare del tempo, e sempre e comunque con lui all’interno della società a gestire l’aspetto tecnico anche in base all’esperienza e alle amicizie costruite nel settore del calcio in 28 anni costellati di successi anche se nelle ultime stagioni c’è stato spazio a giuste critiche, anche pesanti, all’indirizzo del club che ha perso la sua identità e adesso ha 5 mesi di tempo per riconquistarla. A partire da Belardi e Cirillo.

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