Reggio Calabria, il consiglio comunale approva il testamento biologico: grande esempio di civiltà

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Oggi la giunta comunale ha approvato con la maggioranza dei voti l’istituzione e l’attivazione del registro del testamento biologico

testamentoIl testamento biologico, detto anche dichiarazione anticipata di trattamento, è quel documento attraverso cui qualsiasi cittadino in possesso delle sue lucide capacità mentali dichiari le terapie di cui intende o non intende usufruire nel caso in cui egli stesso si trovi in condizioni in cui abbia subito lesioni traumatiche cerebrali irreversibili o invalidanti, ma anche nel caso in cui si trovi affetto da  malattie che lo costringano a trattamenti permanenti con sistemi artificiali e che gli impediscano una normale vita autonoma.

testamento_biologicoTale testamento dovrebbe gestire argomenti delicati come donazione degli organi, cremazione, terapia del dolore, nutrizione artificiale, accanimento terapeutico ed eutanasia, dispute al centro di dibattiti morali, religiosi e bioetici da sempre. Le difficile interpretazioni di tali tematiche, insieme alla presenza ingombrante della chiesa, ha generato un forte ritardo giuridico in Italia. Mentre in altri Paesi europei il testamento biologico è già in voga (Germania, Svizzera, Inghilterra, Galles e Paesi Bassi )nel nostro Stato non esiste una legge giuridica che disciplini l’argomento. La presenza dell’articolo 32 della Costituzione della Repubblica Italiana, però, che sancisce il diritto alla salute come un diritto fondamentale, stabilisce che «nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge». Avvalorandosi a quest’articolo molti sono stati i casi di giurisprudenza in cui rifacendosi ad esso si è rivendicato il diritto alla decisione personale per le terapia a cui sottoporsi.

Sotto questa scia favorevole in Italia nascono una serie di associazioni a favore del testamento biologico che hanno fatto in modo, attraverso la raccolta di firme, che ogni comune potesse decidere in tutta autonomia di attivare o meno il registro del testamento biologico. In Sicilia esso è attivo ed istituito solo in due comuni: Tusa (ME) e Ragusa.  A Palermo risulta bloccato, mentre in attesa del consiglio che istituirà o meno il testamento biologico risulta essere il comune di Acireale (CT). Tra gli insediamenti calabresi gli unici comuni ad aderire alla dichiarazione anticipata di trattamento sono Polistena (RC) e Botricello (CZ). Mentre altri 3 comuni sono in attesa del consiglio che approverà o meno l’iniziativa, e sono Cosenza, Lamezia Terme (CZ) e Crotone.

Palazzo San Giorgio, sede del Comune di Reggio Calabria, municipioAnche la situazione di  Reggio Calabria fino ad oggi era in stallo, da quando il 28 gennaio 2014 il Comitato per il Testamento Biologico nato dopo la Campagna Eutanasia Legale, ha fatto protocollare dal Comune la raccolta di 1100 firme per la proposta di istituzione del Registro. Dopo che il 9 gennaio 2015 la Commissione “Statuto e regolamento” ha dato parere favorevole, oggi 19 Gennaio, il Consiglio Comunale ha approvato il testamento biologico anche a Reggio Calabria. In Consiglio Comunale, oggi, la proposta presentata dal consigliere Demetrio Martino è stata votata all’unanimità tra gli esponenti della maggioranza di centro/sinistra, mentre tra i banchi dell’opposizione l’unico a votare “sì” è stato Massimo Ripepi, rappresentante di Forza Italia. Non ci sono stati astenuti e l’unico assente era Antonio Pizzimenti, anche lui dell’opposizione di centro-destra.

Ecco il video della seduta del Consiglio Comunale che ha approvato il testamento biologico:

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