Storia della nostra Repubblica e dei suoi presidenti a quasi 70 anni dalla sua nascita [FOTO]

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Alle 15 l’inizio delle votazioni per eleggere il nostro prossimo Presidente

La storia della nostra Repubblica italiana viene da lontano. Nel 1946, infatti, qualcuno di noi, qualcuno dei nostri nonni, ma anche qualcuna delle nostre madri (infatti per la prima volta le donne del nostro Paese vennero ammesse ad una votazione elettorale), votarono al referendum indetto per stabilire se l’Italia, dopo vent’anni di fascismo, sarebbe divenuta una Repubblica o fosse rimasta una monarchia. Il referendum fu vinto dai sì, al 54,3%, che incalzarono i no. I reali italiani, la famiglia Savoia, lasciarono il Paese e il 2 Giugno del 1946 fu proclamata la Repubblica italiana.

Oggi la nostra Repubblica si trova ad un altro importante step, ossia decidere quale sarà il suo dodicesimo Presidente della Repubblica. Coloro che si sono succeduti sulla poltrona più prestigiosa di tutto il Quirinale sono solo 11 discussi, chiacchierati e osannati uomini di politica. Proviamo a tracciarne i profili.

Il primo fu Enrico De Nicola, liberale napoletano. Impersonificò anche i ruoli di Presidente del Senato, Presidente del Camera dei deputati e Presidente della Corte Costituzionale. Ricoprì insomma le cariche politiche più importanti della Repubblica appena istituita. Il suo personaggio è noto anche per aver rifiutato lo stipendio di Presidente della Repubblica, che all’epoca ammontava a 12 mila lire.

Il nostro secondo Presidente della Repubblica è stato Luigi Einaudi, liberalista e federalista, egli era conosciuto a livello mondiale per la sua attitudine agli studi economici e all’ambiente intellettuale. Fu anche Ministro del Bilancio e Governatore della Banca d’Italia.

Giovanni Gronchi, è il nostro terzo Presidente della Repubblica, fu il primo cristiano ad essere eletto per questa carica. È stato il fondatore della Democrazia Cristiana e un presidente dichiaratamente di sinistra. Ricoprì prima di divenire presidente anche le cariche di Presidente della Camera dei Deputati e la carica del Ministro dell’Industria.

A Gronchi succedette Antonio Segni, che fu incarica dal 1962 al 1964. Solo dopo due anni di mandato rassegnò le dimissioni a causa di dissidi con la DC e PSI. Ricoprì altre cariche importanti all’interno della nostra Repubblica, come l’incarico di Ministro dell’Interno e quello della presidenza del Consiglio dei Ministri.

Un altro socialista che fu Presidente della Repubblica è Giuseppe Saragat, quinto Presidente della Repubblica che occupò il posto al Quirinale alla ventunesima votazione grazie ai voti dei comunisti e dei socialisti.

Seguì a Saragat, il nostro sesto Presidente della Repubblica, Giovanni Leone. Appartenente alla Democrazia Cristiana, la sua presidenza fu caratterizzata da una linea improntata all’indipendenza piena dai partiti e al rispetto scrupoloso delle istituzioni. Si dimise a seguito dell’omicidio di Aldo Moro, comunicando la sua decisione in un messaggio televisivo a tutti gli italiani.

Il socialista Sandro Pertini fu eletto Presidente della Repubblica nel 1978, fu militare durante la Prima guerra mondiale sul fronte dell’Isonzo e in seguito si oppose al fascismo strenuamente. È stato definito “il presidente più amato dagli italiani” ed è anche forse il più conosciuto. Il merito di ciò sta forse nell’essere stato presente in tutti i momenti cruciali della vita politica italiana.

L’ottavo presidente della nostra Repubblica è stato Francesco Cossiga. È stato un democratico cristiano, noti sono i suoi interessi per l’esoterismo e la massoneria che lo portarono ad interessarsi di queste soprattutto negli ultimi anni della sua vita.

Oscar Luigi Scalfaro, nono Presidente, discendente da una famiglia nobiliare, ha ricoperto tutte le tre più alte cariche dello Stato: è infatti stato Presidente della Repubblica e Presidente della Camera, oltre ad avere presieduto provvisoriamente la presidenza del Senato. Forse fu una delle più controverse presidenze della storia della nostra Repubblica. A questo dato contribuì senza dubbio la concomitanza delle indagini di Tangentopoli con la sua presidenza.

Il decimo Presidente della Repubblica italiana è stato Carlo Azelio Ciampi, che rappresenta al contempo il secondo Presidente della Repubblica, insieme ad Einaudi, che ha ricoperto anche la carica di Governatore della Banca d’Italia.  La sua presidenza ha ottenuto parimenti alla presidenza di Pertini un grande favore popolare.

L’ultimo presidente della repubblica italiano è stato Giorgio Napolitano di cui conosciamo il profilo.

Ci apprestiamo a conoscere il nostro dodicesimo Presidente della Repubblica che speriamo sia un componente di unione per la politica italiana odierna fin troppo sgretolata. Si potrebbe, perciò, prendere esempio da coloro che sono stati i nostri Presidenti nel passato per emulare gli atti nobili e per evitare di commettere gli stessi errori.

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